le dichiarazioni

Meloni: "Ho parlato con Trump. Gli Usa non hanno sospeso gli aiuti all'Ucraina. Solido il dialogo sui dazi"

La premier interviene al Forum Masseria di Bruno Vespa e parla del dialogo con gli Stati Uniti, del sostegno a Kyiv, di cinema e di cittadinanza: "Non è una priorità. È normale che nell'ala di centrodestra ci siano posizioni politiche diverse"

Redazione

La premier Giorgia Meloni è intervenuta in collegamento all'evento "Forum in Masseria 2025", presso Masseria Li Reni, a Manduria e ha affrontato vari temi: dazi, guerra in Ucraina, cinema, migranti e cittadinanza.

È prossima la scadenza della sospensione dei dazi con gli Stati Uniti – fissata al 9 luglio – e a questo proposito la premier rassicura sulla solidità del rapporto con l'Amministrazione americana: "Sui dazi possiamo dirci soddisfatti per aver ricostruito un dialogo con gli Stati Uniti ma vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. Io non posso dirlo", ha detto. "La Commissione europea è in trattativa con gli Stati Uniti, noi abbiamo lavorato perché tra le due sponde dell'Atlantico ci fosse un rapporto franco, ma costante, teso a cercare di risolvere insieme i problemi"

Sul conflitto Russia-Ucraina la premier tiene dritta la barra contro Putin per la mancanza di un cessate il fuoco. "A differenza dell'Ucraina, la Russia non si sta impegnando per la pace" e in tal senso "occorre esercitare pressione. Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi e il sostegno all'Ucraina, ho sentito oggi il presidente Trump. Spero rafforzi le sanzioni a Mosca", ha sottolineato.

Ad animare il dibattito politico italiano – soprattutto quello nella maggioranza, su spinta di Forza Italia – nelle ultime ore c'è anche la riforma della cittadinanza, sulla quale la premier si dimostra timida. "Non è una priorità. Sarebbe utile che tutti ci concentrassimo a portare avanti il programma di governo stilato", ha detto. "È normale che nell'ala di centrodestra ci siano posizioni politiche diverse. Io non considero corretto o utile concedere la cittadinanza a un minore i cui genitori sono ancora stranieri". 

Sul caso Kauffman e lo scandalo che ha coinvolto il ministero della Cultura per i fondi sul cinema, Meloni ha detto: "È il caso più grave di un sistema, quello legato al tax credit che negli anni ha generato delle vere e proprie truffe. Ha costruito un meccanismo distorto. La riforma che il governo ha fatto prevede controlli più stringenti e sanzioni più severe. Sono determinata ad andare avanti per il bene del cinema italiano". 

Di più su questi argomenti: