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Mattarella, Draghi, Letta. Tu chiamala se vuoi supplenza

Claudio Cerasa

Il triangolo dell’europeismo italiano, ai massimi livelli, sta cercando un modo per colmare un vuoto che si sta creando: cosa pensa l’Italia su quello che dovrebbe fare l'Europa oggi

Forse è solo un’impressione, forse è solo una tentazione, forse è soltanto una coincidenza del tutto casuale. Ma il fatto c’è: da qualche mese, in coincidenza con l’assenza progressiva di una voce forte di Meloni in politica estera, è maturata sulla scena una presenza diversa, incisiva, non alternativa ma semmai complementare. La presenza riguarda una triangolazione interessante, che è quella che stanno mettendo in campo il presidente della repubblica Sergio Mattarella, l’ex presidente del consiglio, Mario Draghi, e un altro ex presidente del consiglio, Enrico Letta. La presenza alternativa o complementare, scegliete voi, riguarda le molteplici occasioni in cui i tre soggetti in questione hanno fatto sentire la loro voce in Europa, in queste settimane, per indicare una direzione nuova, coraggiosa, di fermezza, non di compiacimento, non di autocommiserazione, con l’obiettivo di raggiungere uno scopo. Svegliare l’Europa. Darle una scossa. E dunque, parole chiare sui dazi, parole chiave sull’integrazione, parole chiave sulla solidarietà, parole chiave sull’Ucraina, parole chiave sugli effetti della protezionismo, parole chiave sulla pericolosità dell’egemonia putiniana. Forse è solo un effetto ottico, forse è solo una sensazione, forse è solo una coincidenza, ma il triangolo dell’europeismo italiano, ai massimi livelli, sta cercando un modo per colmare un vuoto che si sta creando: cosa pensa l’Italia su quello che dovrebbe fare l'Europa oggi. Completare o alternativo?

 


   

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.