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Draghi e Mattarella: what else?

Claudio Cerasa

Il presidente della Repubblica e l'ex presidente del Consiglio, sono intervenuti per lanciare un appello: cara Europa, è ora di fare di più

È stato un combinato disposto, mercoledì pomeriggio, e insieme, il presidente della Repubblica e l'ex presidente del Consiglio, sono intervenuti per lanciare un appello: cara Europa, è ora di fare di più. Mattarella e Draghi, lo avete visto, erano insieme al Cotec Europa, a Coimbra, in Portogallo, e in modo simmetrico hanno spiegato che per l'Europa è tempo di occuparsi un po' meno di quello che l'America dovrebbe fare per noi ed è tempo di occuparsi un po' di più di quello che l'Europa dovrebbe fare per se stessa. Draghi ha ricordato che dal 2000 la crescita annua della produttività del lavoro nell'Ue è stata solo la metà di quella registrata negli Stati Uniti, e che questo ha causato un divario di produttività cumulativo di 27 punti percentuali. Draghi ha anche ricordato che per incapacità europee, sul tema della competitività, dal 2015 al 2022, le grandi società pubbliche europee hanno registrato un tasso di rendimento del capitale investito inferiore di circa 4 punti percentuali rispetto alle loro omologhe statunitensi. Obiettivo futuro? Lo spiega Mattarella: “Dobbiamo lavorare insieme per un’Europa più competitiva, tecnologicamente avanzata e quindi più sicura, capace di ridurre le sue dipendenze strategiche ma senza pregiudicare la tela di fondo di un ordine internazionale fondato sul libero commerci”. È tempo di svegliarsi, e di sostituire l'agenda dell'autolesionismo europeo con quella del pragmatismo.

   


   

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.