La dichiarazione
Meloni: “Sui dazi cercheremo soluzioni con l'America. L'Ue sospenda il Green deal sull'auto”
Sulle misure di Trump è necessario “continuare a cercare delle soluzioni comuni senza nessun allarmismo”, ha detto la premier. Ma le difficoltà devono stimolare l'Europa a “lavorare sulla competitività del nostro sistema produttivo, della nostra industria, delle nostre aziende”
Sui dazi "sono ovviamente preoccupata, è un problema che va risolto”, ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della visita sul veliero della Marina Militare Amerigo Vespucci a Ortona. “Non ne farei la catastrofe che sto ascoltando in questi giorni che mi preoccupa paradossalmente più del fatto in sé", ha detto ribadendo alle telecamere quanto dichiarato ieri sera al Tg1, dopo i dazi del 20 per cento sulle merci europee annunciati dal presidente americano Donald Trump.
Quello statunitense è “un mercato importante, che vale circa il 10 per cento della nostra esportazione. Non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, ma attenzione all'allarmismo che sto vedendo in queste ore". La prossima settimana il governo incontrerà i rappresentanti delle categorie produttive per cercare soluzioni “a livello italiano ed europeo”, all'interno di una “trattativa con gli Usa” che punti “a rimuovere tutti i dazi, non a moltiplicarli”. Dopodiché le trattative, ha ricordato ricorda Meloni, “si fanno in due”.
"Se spero ancora in un dialogo con gli Usa sui dazi? Non è questione di speranza", ribatte la premier. "Io credo che sia quello che va fatto. Per l'interesse nostro, per l'interesse della nostra economia, per l'interesse europeo, per l'interesse occidentale e quindi perseguo quello che ritengo sia più giusto".
Il dialogo con gli Stati Uniti è essenziale per gli interessi di tutti. “Non penso che in una fase come questa sia più utile divaricare ulteriormente. Credo che la cosa utile da fare sia continuare a cercare delle soluzioni comuni perché alla fine altrimenti ci indeboliamo tutti”, ha sottolineato la presidente del Consiglio, secondo cui “in questo momento noi possiamo intanto fare alcune cose a livello europeo che sono molto importanti, perché se abbiamo una difficoltà, quella difficoltà deve portarci a lavorare sulla competitività del nostro sistema produttivo, della nostra industria, delle nostre aziende”, e dunque trasformare un ostacolo in “un modo per fare passi avanti”.
Fra i temi a cui si riferisce c'è quello del Green Deal. “Sappiamo che l'automotive oggi è un settore colpito dai dazi in maniera importante, quindi forse dovremmo ragionare di sospendere le norme del Green Deal relative al settore dell'automotive” ha detto la premier ai cronisti. Un altro tema aperto è quello del patto di stabilità: “C'è una norma che si chiama 'clausola generale di salvaguardia', che prevede una sospensione o una deroga al patto. Forse dovremmo ragionare di quello, o di fare una valutazione ulteriore su come è stato indicato il patto di stabilità”. Sul versante energetico, ha spiegato Meloni, “la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante. Ma bisogna accelerare. Sull'energia forse bisogna essere un po' più decisi e coraggiosi”.
Infine, a chi le ha chiesto se il governo italiano intenda sfilarsi da una iniziativa europea nella risposta ai dazi Usa, la premier ha risposto: “Ma quali iniziative? Quale sfilarsi?”, per poi congedarsi dal punto stampa.
