Lo storico giornalista e dirigente Rai: "La premier è molto più del suo partito. Ma adesso, per durare a lungo, deve aprire FdI, attraendo il ceto produttivo. La Rai? Scelga figure all'altezza"
“Se da leader di partito Giorgia Meloni vuole trasformarsi in una statista europea, una specie di nuova Merkel, allora deve allargare, coinvolgere personalità nuove, competenti. Siglando patti sulla base della lealtà, non della fedeltà. Un allargamento che s’è già visto in Basilicata”. Dal salotto della sua abitazione nel centro di Roma, Giovanni Minoli riflette su cos’è diventato il melonismo a un anno e mezzo dalla nascita del governo. Ma soprattutto, su cosa può diventare di qui a venire. “Le europee saranno uno spartiacque per la premier. Dovrà essere in grado di passare a una nuova fase”, dice al Foglio uno dei più noti giornalisti televisivi. “E se c’è una metafora che ben evidenzia la necessità di andare oltre la fedeltà, quella è sicuramente la gestione della Rai”.
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