Matrimonio greco

La Grecia approva le nozze gay. Roccella: “Da noi i diritti già ci sono, lì c'è l'utero in affitto”

Gianluca De Rosa

Il governo di centrodestra di Atene approva il matrimonio egualitario. E i consevatori italiani? Il ministro frena: "Da noi impostazione culturali diversa". Lo scoglio sono le adozioni 

 “È evidente che tra noi e la Grecia c’è un’impostazione culturale molto diversa: il nostro Parlamento sta lottando per diventare il capofila in una battaglia contro l’utero in affitto anche a livello internazionale, mentre la Grecia è uno dei pochi paesi europei in cui è possibile fare la maternità surrogata, tra l’altro in una situazione di precauzioni particolarmente scarse per la madre che presta l’utero”. Il ministro per la Famiglia e le pari opportunità Eugenia Roccella commenta così, parlando con il Foglio, la notizia che arriva da Atene. La Grecia è diventata due giorni fa il primo paese a ortodosso a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, dando loro pari diritti rispetto alle coppie eterosessuali, inclusa la possibilità di adottare figli.  è il 16 esimo paese Ue ad aprire a questa possibilità. Dal 2015 le coppie omosessuali in Grecia potevano unirsi civilmente, ma senza le stesse garanzie legali del matrimonio civile.

Ma la vera notizia è un’altra: a volere con forza il disegno di legge che ha introdotto il matrimonio paritario è stato il primo ministro di centrodestra Kyriakos Mitsotakis, leader del partito popolare Nea Demokratia. D’altronde, anni fa, fu un altro leader conservatore, l’allora primo ministro brittanico David Cameron a teorizzare il matrimonio come un valore di destra per rivendicare la sua battaglia per il matrimonio egualitario.

E allora la suggestione viene spontanea: perché anche l’Italia oggi guidata da un governo il cui partito di maggioranza si professa conservatore non approva le nozze gay? “Guardate - ci ferma subito Roccella - che da noi, attraverso la legge sulle unioni civili, i diritti individuali, i diritti della coppia e quelli patrimoniali sono tutti garantiti allo stesso modo a persone etero e omosessuali perché con quella legge  si estendono i diritti del coniuge anche al partner della coppia di fatto, in sostanza resta fuori solo l’adozione”. E il punto sembra essere proprio questo. Da tempo il deputato di Italia viva Ivan Scalfarotto, che anche in questa legislatura ha depositato una proposta di legge per l’introduzione del matrimonio egualitario, sostiene che quella sulle unioni civili “che pure è una legge per la quale mi sono speso tantissimo” sia “nella pratica una legge discriminatoria” perche dice “crea matrimoni di serie A e matrimoni di serie B, è un istituto junior. Anche se i diritti sostanziali ci sono, non c’è un riconoscimento di eguaglianza formale”, dice.

E la ragione è legata proprio al tema delle adozioni. La normativa sull’argomento infatti consente a qualsiasi coppia sposata di accedere alle procedure per adottare un figlio. In pratica, il matrimonio egualitario introdurrebbe anche nel nostro paese la possibilità di adottare anche per le coppie dello stesso sesso. Se il matrimonio è uno, chiunque si sposa può utilizzare la legge. Lo ammette anche il ministro: “Non c’è alcun problema a riconoscere l’eguaglianza delle coppie omosessuali, hanno già oggi gli stessi diritti, ma è esattamente così: con il matrimonio egualitario si introdurrebbe la possibilità di adozione”. È il governo e la maggioranza lo escludono? Potrebbe anche l’Italia aprire a questa possibilità? “Se vogliamo aprire un dibattito sull’adozione io non lo so, e non voglio parlare”, premette Roccella, “sicuramente non è una questione che affronterà il governo, casomai se ne parla in Parlamento, d’altronde anche la legge sull’utero in affitto è d’iniziativa parlamentare, noi intanto andiamo avanti con quella”.

E l’insistenza di Roccella sulla maternità surrogata ha una sua ragione. Le cose, adozioni e gestazione per altri, si tengono anche se non è così ovvio all’apparenza. Lo spiega bene prorpio il caso greco. In Grecia gli omosessuali non hanno accesso alla gestazione per altri, che resterà riservata alle coppie etero. E però la nuova normativa permetterà di regolarizzerà la posizione dei bambini greci cresciuti da coppie dello stesso sesso che hanno fatto la gestazione per altri in paesi terzi. Esattamente l’opposto di quello che vuole fare la maggioranza in italia attraverso la sua battaglia per la istituzione del l’utero in affitto come reato universale punta a ostacolare.