"Basta con Tele Meloni", dice Schlein al sit-in di Viale Mazzini. Ecco chi c'era

Circa 200 partecipanti alla protesta Pd davanti al cavallo della Rai, da +Europa ad Avs, dai socialisti a Italia Viva. Manca Conte. Il responsabile dell'Informazione dem Sandro Ruotolo: "Spiace che i 5 stelle sottovalutino ciò che a livello europeo hanno capito"

Giorgio Caruso

"Basta con 'Tele Meloni', basta con un servizio pubblico svilito essere portavoce della propaganda di questo governo", dice la segretaria del Pd Elly Schlein aprendo il sit-in "per la libertà d'informazione" davanti al cavallo della Rai di viale Mazzini, a Roma. Con tutti i dirigenti in trasferta a Sanremo. Qualche ora prima, sempre davanti la sede Rai, era stata indetta una contromanifestazione organizzata dal sindacato di destra UniRai. "Chiediamo la libertà e l'autonomia di stampa contro un'informazione che per anni è stata monolitica e unilaterale", afferma la vicepresidente di UniRai Elisabetta Abbate. Circa 200 i partecipanti al sit-in del Pd, e presenti gli esponenti di +Europa, Avs, i socialisti e Italia Viva.

   

"Il Pd protesta perché il centrodestra sulla Rai fa le stesse cose che faceva il Pd", dice al Foglio Marco Rizzo, ex segretario del Partito Comunista presente sia alla manifestazione di UniRai sia a quella della Schlein.

 

Sandro Ruotolo, ex giornalista Rai e oggi responsabile dell'Informazione del Pd, non ci sta più a sentirsi dire che l'occupazione politica della Rai avveniva anche quando al potere c'era il Pd. "Noi non c'eravamo e noi diciamo che occorre fare una riforma. Noi siamo pronti a discutere con le altre forze di opposizione", dice Ruotolo. E sull'assenza del capo del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, Ruotolo è netto: "Mi dispiace perché i 5 stelle sottovalutano quello che a livello europeo hanno capito".

   

Si passano il megafono e intervengono al sit-in, Beppe Giulietti di Articolo 21, Riccardo Magi di +Europa fino a Maria Elena Boschi di Italia Viva che dice: "Dobbiamo dire grazie a Elly Schlein, non siamo sempre d'accordo su tutto, però abbiamo detto subito sì a questa iniziativa promossa dal Partito democratico perché pensiamo che sia una scelta forte, libera, coraggiosa".

 

La segretaria chiude il sit- in ringraziando tutti i partecipanti e ricordando che "la qualità della democrazia passa anche, e soprattutto, dalla libertà e dal pluralismo dell'informazione che è un diritto di tutta la cittadinanza perché la Rai è di tutte le italiane e di tutti gli italiani. Forza, andiamo avanti".

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