La maggioranza senza il cav.

Meloni: "Berlusconi era fiero di me. Ma adesso il centrodestra non litigherà"

Redazione

La presidente del Consiglio intervistata dal direttore del Tg5 Clemente Mimun racconta l'ultima telefonata con il Cav.: Mi ha detto: "Sono fiero di te, di come stai lavorando". E rassicura sugli equilibri della maggioranza di governo

Riuscirà il centrodestra unito a sopravvivere alla morte di Silvio Berlusconi? Giorgia Meloni risponde di sì. Lo fa durante un'intervista al direttore del Tg5 Clemente Mimun. Anche quest'unità, dice la premier "è stata una delle sue tante grandi eredità", prima di ammettere: "Chiaramente per noi oggi questa è una responsabilità in più e non è facile, perché bene o male lui oltre a essere il collante era anche quello che tra noi aveva più esperienza". E però, garantisce la presidente del Consiglio, il centrodestra non litigherà: "Glielo dobbiamo", dice. "Io sono molto fiera del fatto che Berlusconi abbia visto un altro governo di centrodestra, che abbia contribuito a quel governo di centrodestra".

Durante l'intervista Meloni ricorda anche le ultime telefonate con il Cav., i suoi consigli e, anche, i complimenti: "Potersi confrontare con lui era un elemento che ti tranquillizzava in tante cose. Lui c'era passato prima e aveva fatto bene. Sono molto fiera anche del fatto che ultimamente, soprattutto, spesso mi chiamava e mi diceva 'stai lavorando bene'. E non era facile insomma per un uomo con quella esperienza. E anche l'ultima telefonata che abbiamo avuto m'ha detto: 'Guarda te lo voglio dire, sono molto fiero del lavoro che stai facendo, di come lo stai facendo'".

Meloni ha poi svelato l'argomento delle ultime telefonate. "Parlavamo soprattutto di politica internazionale. Penso che Berlusconi sia stato sul piano della politica internazionale il miglior presidente del Consiglio che l'Italia abbia avuto e il suo punto di vista mi interessava molto". E nell'ultima chiamata, sabato, anche delle questioni più recenti: "Era la vigilia del mio secondo viaggio in Tunisia ed era interessato alla vicenda Tunisia, era sicuramente affaticato ma determinato come sempre.  L'avevo trovato bene". Quindi lo stupore doloroso per la notizia: "E' stato pesante, non me l'aspettavo".

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