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Rai (Del) Brocco. La rete Dc a Mazzini. Report al posto di Fuortes

Carmelo Caruso

Le manovre di Paolo Del Brocco (ad di Rai Cinema) e di Roberto Sergio, nuovo ad Rai. Rappresnetano la rete democristiana in Rai. Continua la corsa a premi per sostituire Fazio. Ora si fa il nome di Sigfrido Ranucci
 

Rai, è tutto un Brocco. Si intende Paolo Del Brocco. Da 13 anni è ad di Rai Cinema, ma sbiglietta ancora come fosse il bambino di Nuovo Cinema Paradiso. E’ premio Oscar alla “stracarriera”. Del Brocco non vuole ritirarsi dalla scena, giammai, e sogna di  assemblare una nuova superholding Rai Cinema, la 21thCenturyDel Brocco. Può contare sul sostegno del nuovo ad Rai, suo amico, Roberto Sergio, generale Patton, amico pure di Pier Ferdinando Casini, ma anche  di Simona Agnes (membro cda) che è, a sua volta, amica di Gianni Letta. La casa di Michela Murgia è qualcosa di antico. C’è da perdere la testa. Paola Marchesini è infatti moglie di Del Brocco, direttrice di Radio 2, ed è stata appena nominata  capo staff di Sergio-Patton. Sembra di stare nella canzone di Caterina Caselli e Dario Baldan Bembo: “L’amico è/ qualcosa che più ce n’è e meglio è”. 

 
La Talpa, patriota d’Italia, è stata sgridata dai vertici di FdI e ormai sente il fumo sul collo. Combatte l’ansia con l’amaro Marzadro.  “Il romanesco non va più bene perché provincializza la premier”. La Talpa vuole ora provare la lingua del Vate, di D’Annunzio, malgrado sia un pezzo sulla Rai. Proviamo. “Non fervido d’immaginazione, giornalista del papiro di sinistra, tu, non avvampi e non comprendi il balenio cilestrino di Roberto Sergio, vero labaro del partito Rai, detto anche l’ignoto Rai”. Talpa, non si è capita una cippa. Traduciamo.

 

Vuole dire che l’ad Sergio è il vero rappresentante del deep state Rai, quel mondo periglioso che controlla la televisione di stato dal Carnaro a Canicattì. Eccome, se lo controlla. Da decenni.  Sergio è amico di Del Brocco, ad di Rai Cinema, il cui mandato scade a giugno. Se Carlo Fuortes fosse rimasto ad Rai, al posto di Del Brocco, poteva arrivare Nicola Maccanico, ad di Cinecittà. Ma la storia non si fa con i Fuortes. Raccontano che Del Brocco, Premio Oscar per il suo incarico paradiso, abbia già chiesto pareri alla crema dei giuristi. Quesito: “Posso ancora restare ad dopo 13 anni?”. Dicono di sì, che Del Brocco possa restare, e lui, Del Brocco, è uomo da kolossal.

 

Fra un anno si immagina alla guida di una super società che dovrebbe accorpare cinema Rai + fiction Rai + Rai Play. Ma, per il momento, badiamo al sodo. Del Brocco chiede innanzitutto la riconferma a Sergio-Patton, ma FdI vuole cambiare l’immaginario con Angelo Mellone, l’Angelo Guglielmi di destra che indossa i fantasmini. E’ la prima prova del fuoco di Sergio-Patton, personaggio  sottovalutato a cui noi rendiamo onore!  Sergio è  una forza della natura, ma soprattutto della Democrazia Cristiana.

 

Quota Sergio è Mara Venier, ma anche Roberta Capua e poi c’è Agnes, (cda Rai) che produce, per la Rai, il programma “Check Up”. Agnes, oltre a essere figlia di Agnes, ha come riferimento G.Letta. Dunque, recap, Casini-G.Letta-Del Brocco-Sergio: è già Rai sacrestia. Sergio-Patton si muove con destrezza.  Al prossimo cda deve incoronare Gian Marco Chiocci (mandato di un anno) al Tg 1, ma anche Paolo Corsini, che, ieri, si muoveva alla Camera, da vicedirettore degli approfondimenti Rai.

 

Corsini, che sembra il “Duro a Marsiglia” di Fusco, mascella da pugilatore, diventerà direttore e  dovrà coordinare la strabiliante corazzata informativa Rai: Chiocci-Rao-Corsini-Petrecca. E se arriva pure Nicola Porro (ipotesi due programmi per lui), dice la Talpa, “abbiamo più firme di Massimo Giannini che, per inciso, le ha scippate tutte a Repubblica. Gli possiamo dare, ma solo in comproprietà, l’invincibile Felice Manti del Giornale”.

 

Si registra invece, e con dolore, il silenzio di Elly Schlein sull’editto San Marino che sta per colpire Andrea Vianello. Tutti a difendere Fabio Fazio. Ma Vianello è forse un trotskista? Qual è la sua colpa? L’editto Vianello sta passando senza l’opposizione Fuortes del Pd (info, si sta cercando di accelerare la conversione in legge del decreto Fuortes). 

 

Vianello non merita neppure una diretta su Instagram? Fazisti! E infatti si torna sempre al fazismo. Per sostituire  Fazio tra un po’ verrà istituito un concorso a premi (Costamagna/Cattelan?). Ma passiamo alle notizie grezze. Potrebbe tornare su Rai 3, Per un Pugno di Libri. Notizia classificata alta: “Rimettere al posto di Fazio ciò che c’era prima di Fazio. Vale a dire Report, già alle 20. Il Pd viene così disarmato, ma Gabanelli e Ranucci, in passato, avevano respinto questa proposta”.  Genialata.  Chiamali tonti. La Talpa è esaltata. Al prossimo Sanremo, al posto di Blanco, si immagina già una serata dedicata  a Caterina Caselli. La sua canzone amata è Cento giorni. A Giorgia Meloni promette amore: “Io ti amo, io ti amo/ Più della vita lo sai/ per cento giorni/ per cento anni/ non finirò/ Eggemonia!”.
 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio