Foto di Roberto Monaldo, via LaPresse 

l'incontro a palazzo chigi

Emergenza idrica, ci sarà un commissario unico: passa la linea di FdI su Salvini

Redazione

Palazzo Chigi blinda la struttura deputata a gestire la siccità e sceglie la strada di un unico responsabile. Per il momento la spunta Lollobrigida, ma una nota specifica: "Sono in corso valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva"

Una cabina di regia per la pianificazione degli interventi infrastrutturali con un solo commissario nazionale fino alla fine del 2023. Alla fine, dopo il vertice convocato per questo pomeriggio, è questa la decisione comunicata da Palazzo Chigi. Una decisione ancora da definire, come informa la stessa nota che riferisce di "soluzioni tecniche ancora da formalizzare", ma che fa emergere come alla fine, dopo un confronto di alcune settimane, sia passata la linea di Fratelli d'Italia e del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Fino a stamattina, infatti, l'organizzazione della struttura era ancora in dubbio. Da una parte, c'era l'idea che servisse un commissario unico per gestire tutti i nodi riguardanti la siccità – pensiero di FdI –, dall'altra la convinzione leghista che fosse preferibile una cabina di regia presso il ministero dei Trasporti composta da più commissari competenti delle diverse aree territoriali. Alla fine la struttura avrà un unico commissario, che potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo. Ma alcuni punti restano ancora da chiarire, tra cui forma e contenuti del decreto Acqua, che secondo il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, "deve vedere la luce entro marzo". 

I piani della premier Giorgia Meloni, sostenuta dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, entrambi presenti al tavolo di questo pomeriggio, guardano a un supercommissario, possibilmente esterno alla politica: nelle intenzioni di Meloni c'è quella di pescare nelle università, come si diceva poco tempo fa su queste pagine. La nomina è già saltata dal Cdm della settimana scorsa. Ora la partita dei nomi entra nel vivo. 

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