Verso il congresso

L'opzione Matteo Ricci tenta la sinistra Pd (con Bettini e Orlando)

Marianna Rizzini

Tra i dem spunta la terza via, ma con l'imminente candidatura di Elly Schlein resta un problema nell'ala sinistra del partito

Non è in panchina, il sindaco di Pesaro e possibile candidato al congresso Pd Matteo Ricci, questo lo ha fatto capire (o almeno non lo è più, in panchina, anche se era sembrato per un momento voler fare un passo indietro come il sindaco di Firenze Dario Nardella, e invece, assicura un osservatore interno al Nazareno, “ha fatto proprio un passo avanti”). E insomma è un mese circa che Ricci gira per la provincia italiana con la formula “Pane e politica”, un sindaco a cena da una famiglia, ma sono soltanto due giorni che gli è arrivato il doppio endorsement in qualche modo atteso: uno molto esplicito, quello del deus ex machina del Pd romano Goffredo Bettini, che a Pesaro, durante la presentazione del suo libro “A sinistra. Da capo”, lunedì scorso, ha detto: “La piattaforma programmatica di Matteo Ricci è quella che sento più vicina a me rispetto alle altre presentate… vedo una girandola di nomi senza idee e di alleanze senza idee sui nomi stessi, non vedo la sostanza delle posizioni ideali, però devo dire che l’ho vista in particolare nelle parole e nel programma di Ricci. Matteo è giovane, intelligente, politicamente molto veloce, ha una capacità tecnologica che gli invidio, ma anche il profumo di una storia antica fonte di disciplina e di rigore. Una formazione fatta di spirito ideale e concretezza, con spinta riformista”.

Meno diretto ma chiaro anche il sostegno dell’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando, nella prospettiva di un partito neo-laburista: “Apprezzo l’approccio che Ricci ha messo in campo, perché ha provato a caratterizzarsi partendo dai problemi del paese”. Se si considera anche il fatto che governatore pugliese Michele Emiliano è parso possibilista sull’ipotesi Ricci, resta un problema nell’ala sinistra del Pd: che fare con l’imminente candidatura della “papessa straniera” Elly Schlein, la neodeputata pronta a correre in chiave più movimentista, ma con il beneplacito di Dario Franceschini e con i buoni auspici, così si narra in Emilia-Romagna, degli ex prodiani.  

Intanto Ricci ieri sera, a Metropolis, su Repubblica.it, ha annunciato un evento a Roma, il 16 dicembre, e ha puntato il dito contro le “regole bizzarre” che governano la corsa verso il congresso, “un percorso pasticciato. “Vogliamo rappresentare chi soffre, dobbiamo riprendere in mano la bandiera del riscatto sociale”, ha detto. E lo ha detto facendo leva sull’esperienza di sindaco, a un giorno di distanza dalla presa di posizione pro-Bonaccini di altri sindaci, e in particolare del presidente Anci Antonio Decaro. Dal Pd però un insider avverte, come a rimarcare i dubbi sui candidati: “Non è che tutti i sindaci la pensino allo stesso modo”. Ricci, intanto, ha presentato qualche giorno fa il suo manifesto, una sorta di canovaccio pre-congressuale dal titolo “Dieci idee per il nuovo Pd: con chi soffre, con il lavoro, con chi rischia per creare lavoro, con chi si batte per salvare il pianeta”, tra cui il rilancio del “sogno degli Stati Uniti d’Europa”, la ricerca del “benessere equo e sostenibile e il diritto alla ricerca della felicità” e l’inseguimento di un’identità di partito all’interno di una sinistra “veloce  e garantista” che faccia opposizione “comune, con alleanze coerenti”. Quindi è in campo ufficialmente, Ricci? “Fino a Natale c’è tempo”, dicono dalla sinistra Pd, ancora sospesa tra opzioni e contro-opzioni. 
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.