Il caso

Da Toti a Meloni: il deputato Benigni verso FdI. Trattative anche con tre leghisti

Simone Canettieri

L'annuncio atteso alla kermesse di Milano in programma a fine mese. Dopo le amministrative possibili ingressi di parlamentari  di Matteo Salvini

Galeotta fu l'elezione del presidente della Repubblica. Quando Stefano Benigni, deputato di Coraggio Italia, annunciò che avrebbe votato Carlo Nordio, candidato di bandiera di Giorgia Meloni. Per il parlamentare lombardo fu un atto in dissenso rispetto alla linea del partito di Giovanni Toti e Brugnaro.

Dopo tre mesi i tempi sono maturi: Benigni, eletto con Forza Italia e poi transitato nella creautura totiana, è pronto a passare con Fratelli d'Italia. L'annuncio è atteso a Milano durante la kermesse di FdI in programma a fine mese.  Si tratta di un piccolo fatto politico che però è la spia di ben altro.  Nelle ultime settimane, complici i sondaggi in ascesa, si sono intensificate le richieste di parlamentari del centrodestra vogliosi di far parte delle truppe meloniane. "Siamo una specie di Klondike, in molti pensano che da noi adesso ci sia l'oro, cioè la rielezione. Ma abbiamo una classe dirigente e i nuovi ingressi saranno contati", spiegano dai vertici di FdI.  

Radio Transatlantico racconta di un terzetto di leghisti pronti al grande salto. Ma l'annuncio, in questo caso, potrebbe esserci dopo le amministrative dunque a giugno per non polverizzare ancora di più i rapporti già inesistenti fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni.   

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.