La pasquinata

"Arruolati con il Pd: spezzeremo la reni alla Russia". A Roma i manifesti che irridono Letta

Simone Canettieri

Tra irrisione e geopolitica. A Roma appaiono manifesti con Enrico Letta in versione militare. La sinistra equidistante e pacifista punzecchia il segretario del Pd. Il Comune li fa rimuovere dall'Ama. E I dem annunciano querela

"Iscriviti al Pd: campagna di arruolamento  2022, spezzeremo le reni alla Russia". Tra irrisione e geopolitica. Il centro di Roma si è svegliato questa mattina con la classica pasquinata. Nella notte qualcuno ha tappezzato il centro storico con manifesti ironici rispetto alla posizione del Pd sull'invasione russa in Ucraina. Ecco allora Enrico Letta con l'elmetto e il giubbotto antiproiettili pronto a lanciare la campagna di tesseramento e dunque di arruolamento al Partito democratico con l'obiettivo ducesco di spezzare le reni alla Russia. La parodia arriva da sinistra, c'è da immaginare. E batte su un nervo scoperto: si può essere pacifisti rimanendo neutrali ed equidistanti rispetto a ciò che sta succedendo in Ucraina? È giusto armare un popolo invaso? Per il Pd di Enrico Letta sì. Fatto sta che il Comune di Roma ha già fatto rimuovere dall'Ama i manifesti.

Il Pd romano sporge querela

Sulla comparsa dei manifestai che ritraggono Letta in giro per Roma si è espresso il Pd. "Il Partito Democratico sporgerà querela contro ignoti per i manifesti abusivi che sono stati affissi nella notte a Roma. Gli autori di questo gesto ignobile e illegale, che colpisce tutta la comunità democratica, evidentemente non comprendono la gravità del momento che stiamo attraversando: non ci faremo intimidire e continueremo a portare avanti, a fianco del segretario Enrico Letta, la nostra azione a sostegno del popolo ucraino per la pace e la libertà in Ucraina", si legge in una nota dei dem romani.

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.