Matteo Salvini (Ansa)

dopo l'esclusiva del Foglio

Salvini ha incontrato Cassese. La smentita della Lega è una conferma

Redazione

"Non so dove abita", dice il segretario dopo aver scansato la domanda per tre volte. Dopo la nostra notizia, abbiamo messo in fila le dichiarazioni evasive del Carroccio e del suo leader

Un no secco non sono riusciti a pronunciarlo. E per ottenere una risposta sull'incontro con Sabino Cassese, la notizia pubblicata in esclusiva dal Foglio, i cronisti hanno dovuto ripetere la domanda ben tre volte. E solo allora, incalzato, il segretario della Lega ha usato una battuta: “Non so dove abita. Oggi non ero in zona Parioli”. L'ha detto prima di incontrare i vertici del partito, e senza escludere il nome del professore ed ex giudice della Corte costituzionale tra i quirinabili. Una smentita così poco efficace che pure Mentana, in diretta dalla sua maratona, è rimasto perplesso, continuando a ragionare con i suoi ospiti come se il leader leghista non avesse mai detto nulla.

Poco più tardi, al termine della stessa riunione, i giornalisti c'hanno riprovato. "L'hanno vista sotto casa di Cassese, lo dicono i vicini, conferma?", la domanda del cronista. E Salvini: “Adesso mi documento su dove abita”, ha scherzato ancora.

Ma anche la prima smentita della Lega, prima ancora che apparisse il suo segretario in televisione, è parsa troppo timida, per tempismo e intensità: "Fonti della Lega segnalano che non c'è stato alcun incontro tra il senatore Matteo Salvini e il giurista Sabino Cassese": questa la nota che il Carroccio ha consegnato alle agenzie, quando ormai era già passata almeno mezz'ora dalla pubblicazione dell'esclusiva e la notizia correva tra tv e giornali on line. Non proprio la reattività e i tempi che ci si aspetta in un momento così concitato.

 

E a far dubitare ancora della smentita leghista, poco più tardi, è arrivata un altro lancio della Dire, secondo cui fonti parlamentari confermano l'incontro tra Salvini e Cassese. E sempre la stessa agenzia si spingeva ancora oltre, citando deputati di Fratelli d'Italia che hanno spiegato come, sebbene il nome del giurista non fosse nella terna presentata ieri dal centrodestra (Marcello Pera, Carlo Nordio e Letizia Moratti), sarebbe un nome gradito al gruppo di Giorgia Meloni, al punto da riferire: "Se Salvini farà il nome di Cassese noi diremo che va bene".

Non è tutto, visto che anche uno dei colonelli leghisti, Luca Zaia, intercettato nei pressi di Montecitorio, si è tenuto sul vago. Non ha chiuso la porta ma anzi ha spiegato che la certezza che Salvini abbia visto Cassese non c'è, ma "non non è da escludere". "È un nome che va sondato”, ha detto il presidente del Veneto.

Insomma, battute, frasi a metà e domande scansate: non proprio il massimo per placare una notizia, non proprio la classica smentita. Questa sera, al più tardi domani mattina, il centrodestra si incontrerà nuovamente, cercando una sintesi e una posizione comune in vista della quarta chiama, e come ha detto lo stesso Salvini potrebbero arrivare altri nomi: "Tenete i telefonini accesi, sarà una notte di lavoro”, ha assicurato.

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