Non succede, ma…
Il senso politico per Napoli (e il Pd) di Bassolino al ballottaggio
Con il suo 17 per cento accreditato in crescita, l'ex sindaco ed ex presidente della Campania potrebbe addirittura fare il colpo (da autocandidato) alle comunali
Non succede, ma se succede. Lo dice pure lui, sorridendo al telefono. Se succede: popcorn. Adesso l’ipotesi è quasi facile, periodo comunque alquanto ipotetico, dopo che una figuraccia da dilettanti ha escluso quattro liste che sostenevano Catello Maresca, il giudice candidato della destra. Ora che i sondaggi danno il candidato “ufficiale” della sinistra, il rettore ed ex ministro Gaetano Manfredi, al 47 per cento e lo sfidante di centrodestra inchiodato al 21. Non succede, ma adesso è divertente pensare che con il suo 17 per cento accreditato in crescita Antonio Bassolino, ex sindaco ed ex presidente della Campania, possa fare il colpo e arrivare al ballottaggio. Da autocandidato: se fosse un Gran premio si direbbe “scuderia non ufficiale”, ma pur sempre uomo di sinistra a tutto tondo. Sostenuto però da una rete civica trasversale, tutta volontaria, e da Azione di Calenda. “Cinque liste: di più sarebbe ingovernabile”, dice. E il conto va in fretta alle 14 liste con cui dovrà fare i conti Manfredi. Sarebbe interessante vedere un ballottaggio tra il candidato di Pd, M5s, Articolo 1 e galassia annessa e l’uomo che meglio di chiunque ancora rappresenta a Napoli una tradizione di sinistra e di buona amministrazione.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"