Pillon: "La preoccupazione del Vaticano sul ddl Zan è esattamente la nostra"

"La missiva della Santa Sede riguarda proprio quello che stiamo dicendo da mesi, e cioè che questa legge mette a rischio la libertà di espressione, educativa e religiosa nel nostro paese", dice il capogruppo della Lega in commissione Giustizia al Senato

Roberta Benvenuto

"No dai, oggi non è il Pillon day", scherza il senatore leghista, ma sotto la mascherina se la ride. Dopo la richiesta del Vaticano di modificare il ddl Zan, che secondo la Santa Sede violerebbe "in alcuni contenuti l'accordo di revisione del Concordato", "La preoccupazione della Santa Sede - dice Simone Pillon - riguarda esattamente quello che stiamo dicendo da mesi, e cioè che questa legge mette a rischio la libertà di espressione, educativa e religiosa nel nostro paese. Parliamone, togliamo tutto quanto è nocivo per la libertà e se vogliamo andare ad aggravare le norme che sanzionano chi sia talmente delinquente da mettere a rischio l'incolumità di qualcuno solo per il suo orientamento sessuale, allora siamo d'accordo".

 

Pillon spiega che la commissione Giustizia del Senato, della quale è il capogruppo della Lega, ha chiesto che sia acquisita agli atti la missiva della Santa Sede. "Vogliamo che sia collegata ai lavori che stiamo portando avanti in Commissione", aggiunge. "Salvini ha detto chiaramente di essere di essere disponibile al dialogo", ricorda il senatore. "La presa di posizione della Santa Sede è seria e documentata. Non è un semplice parere ma è stato utilizzato uno strumento previsto dal concordato proprio per casi come questo: non è insomma un'uscita estemporanea".

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