Roberto Speranza (foto Ansa)

"Noi stiamo con Roberto". L'appello in difesa del ministro Speranza

Redazione

Da un'idea dello scrittore De Giovanni, ha raccolto oltre 130 adesioni. Tra questi accademici, attori e giornalisti

"Noi stiamo con Roberto". Comincia così l'appello che oltre 130 personalità del mondo accademico, dello spettacolo, dei giornali e dello sport hanno sottoscritto in difesa del ministro della Sanità Roberto Speranza. Una manifestazione di vicinanza che è originata dallo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni. Dopo un anno e passa di pandemia, oltre 115mila vittime mietute e 15 mesi di restrizioni alla vita sociale, i firmatari scrivono che  Speranza "è stato e continua a essere un punto di riferimento decisivo". Poco dopo il documento, infatti, si sofferma sul fatto che si sia "battuto per tornare a investire significativamente sulla sanità pubblica. Si è battuto per il principio della massima precauzione e della massima cautela, quando altri si raccontavano che era solo un'influenza e ci suggerivano di aprire, di correre, di non perdere tempo". Insomma, "si è battuto per imporre - con il sostegno prima del presidente Conte e ora del presidente Draghi - una linea rigorosa che ha impedito decine di migliaia di altri contagiati e di altri morti". Soprattutto, "si è battuto e si batte per un piano vaccinale efficace e capillare, che è la condizione per preparare e facilitare le riaperture, concependo sempre il diritto alla Salute come principio cardine della nostra società e della nostra civiltà". 

Ma nonostante questo, dice l'appello, "è da giorni nel mirino di un attacco politico e personale ignobile. Insulti, minacce, accuse intollerabili". Qui abbiamo raccontato come lo stesso ministro si senta assediato oramai anche all'interno della sua stessa maggioranza, e debba fronteggiare la richiesta di una mozione di sfiducia avanzata da Fratelli d'Italia. 

Ed è per questo che "come cittadini e cittadine italiane, come donne e uomini della cultura, del lavoro, dell'arte, dello sport, della scienza, ci teniamo a esprimere il nostro consenso, il nostro sostegno umano e politico e la nostra solidarietà al ministro della Salute Roberto Speranza", si conclude. Segue un lungo elenco di nomi tra cui si individuano quelli di don Luigi Ciotti, Antonio Scurati, Gianrico Carofiglio, Corrado Augias, Michele Serra, Gian Carlo Caselli, Francesco Guccini, Gabriele Salvatores, Neri Marcorè, Ferzan Ozpetek, Gabriele Lavia, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Monica Guerritore, Tomaso Montanari, Moni Ovadia. Ma anche Domenico De Masi, Gianfranco Pasquino, Nadia Urbinati e Gianfranco Viesti. Oltre a giornalisti come Norma Rangeri, Marco Travaglio, Andrea Scanzi e Gad Lerner.

 

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