"Il miglior ristoro è cominciare con graduali riaperture". Le richieste della Lega a Draghi

Roberta Benvenuto

La delegazione della Lega a Palazzo Chigi è formata dai capigruppo, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, dal capo delegazione al governo ministro Giancarlo Giorgetti, dal sottosegretario al Mef Claudio Durigon e dal responsabile del Dipartimento Economia del partito Alberto Bagnai. Salvini - si spiega dal suo entourage - è volato a Milano dai figli, che non potrà vedere nel weekend visto che sabato è atteso a Palermo per l'udienza Open Arms. Dopo l'incontro con il primo ministro, la Lega parla dei temi trattati durante il vertice.

  

Il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, dice: "Per noi il miglior ristoro è cominciare con delle graduali riaperture che non vuol dire liberi tutti. Nessuno dice liberi tutti, che vorrebbe dire ritrovarsi tra quindici giorni a dovere richiudere. Ispiriamoci innanzitutto a un principio di ragionevolezza e di buon senso e poi facciamo riferimento al fatto che nel decreto è previsto che se i dati lo permettono si possa riaprire. Se i dati sono da zona gialla in alcune regioni non capiamo perché non si possano allentare un po' le restrizioni. Quando queste durano a lungo la gente rischia di ignorarle". 

  

"Sul Recovery plan abbiamo evidenziato che la delega che il Parlamento ha dato al governo non sia in bianco: capiamo che i tempi per Bruxelles sono stretti ma vorremmo poter dare qualche indicazione, anche sui progetti raccolte dalle Regioni", ha spiegato il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari.

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