Superati dalla pandemia

I sommersi del Covid. Quando l'utopia finisce in cantina

Eclissati e finiti in un angolo. Fuori tempo

Carmelo Caruso

Protagonisti di una stagione ma scomparsi causa pandemia. Greta ce l'ha con Biden. Le Sardine si attendono al Nazareno, Pappalardo vuole il vaccino e Carola ormai la segue solo Salvini. Il loro ritorno segnerà la fine della pandemia

Hanno continuato a protestare ma non c’è più nessuno che li ascolta. Dove sono finiti l’impermeabile giallo di Greta Thunberg, la giacca arancione del generale Pappalardo, il maglioncino Benetton delle sardine e il salvagente di Carola?

 

Sommersi dal Covid, fuori tempo e fuori fuoco. E’ finita come era iniziata. Greta non si è candidata alla guida dell’Onu e un mese fa ha compiuto diciotto anni. Il temperamento è rimasto sempre quello (ha già rimproverato Joe Biden di fare davvero poco per contrastare il cambiamento climatico) e non si è interrotto il suo presidio a scuola (a proposito, ma sulla Dad cosa ne pensa?). I cronisti che l’avevano seguita l’hanno ultimamente un po’ trascurata. Era una possibile candidata anche per la guida del Pd, quota papessa straniera, ma poi hanno preferito Enrico Letta.

 

C’era un ticket che ha fatto sognare per alcuni mesi la sinistra. Insieme al giallo svedese abbiamo scoperto il tortello di Mattia Santori che il Covid ha appannato (che stagione è stata: do you remember piazza San Giovanni?)  C’è mancato poco. Gli stava per essere affidato un ministero, un seggio (c’è ancora quello di Siena libero ma è stato già proposto a tutti i leader). Avevano chiesto di essere ricevuti da Giuseppe Conte che, dato che è il più furbo, alla fine non li ha incontrati: aveva capito che sic transit gloria mundi. Ebbene, le sardine, come si sa, sono finite attendate al Nazareno che come abbiamo scritto è il multicentrium di tutti i sommersi, il legno nel mare.

 

Ma prendete il generale Pappalardo. Annegato anche lui nei box a pagina 26 dei quotidiani, che sono le pagine pastone (cronaca e dintorni). Negava il virus ma al Mattino ultimamente ha precisato che vuole essere il primo a farlo “perché altrimenti non si esce di casa”. E non si starnazza.

 

Dispiace farlo notare a Matteo Salvini, ma l’unico che segue con attenzione gli ultimi post della capitana Carola è rimasto lui. Senza l’infuriare dell’emergenza migranti, pure Carola non si assembra più nel Mediterraneo, ma solo sui social.

 

Due giorni fa ha lanciato un appello condiviso da intellettuali in difesa delle ong da lei ritenute sotto attacco giudiziario. Il solo ad accorgersene è stato il suo arcinemico che si infiltra dappertutto anche nei sottoscala. Solo per dire che con il Covid abbiamo purtroppo messo in cantina tutte le utopie (e le minchionerie) che ci hanno coccolato per un anno. Quando la malinconia vi prende scendete in questa stanza e pensate che c’è stato un tempo felice e bislacco: il vademecum climatico di Greta al posto della fiala AstraZeneca. Sarà il loro ritorno che segnerà la fine della pandemia.

 

 

 

 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio