innamorato fisso

Il nuovo corso di Letta in diretta Facebook

Maurizio Milani

Tutte alle donne le cariche più importanti del Pd. E Anna Falchi sindaco di Firenze. I rapporti con Parigi, i consigli di Cuperlo, il gemellaggio tra il partito e il Milan. Dai social indiscrezioni  sul neo segretario

Enrico Letta: futuro presidente della Repubblica (2029-2036). Nel mandato precedente viene riconfermato Mattarella. Prima di guidare il Partito democratico vediamo la carriera: debutta a Cesena nel campionato ‘81-82. Passa al Lugo di Romagna (30 presenze, 25 reti). Viene acquistato dal Valencia dove gioca 400 partite con 180 reti. Finita la carriera di giocatore allena la Nazionale del Messico. Diventa primo ministro in Italia. Poi a Parigi come magnifico rettore alla Sorbona. 

Facebook foto n. 1. Enrico Letta riceve la legion d’onore dal presidente Hollande – la massima onorificenza della Repubblica francese e anche la più prestigiosa del mondo. Letta è il quinto italiano a riceverla. L’ultimo era stato Materazzi Marco.

Foto n. 2 Instagram. Enrico Letta alla Gare de Lyon, Parigi, sta prendendo il Tgv che lo porterà a Milano Porta Garibaldi. Bella la foto del segretario Pd vicino al leone all’entrata della stazione. La statua è di Leonardo da Vinci. Letta sul treno confida a un amico che procederà a una richiesta ufficiale per restituire l’opera all’Italia. In cambio il Louvre avrà un bronzo di Riace. Ma sentiamo la telefonata di Cuperlo che gli comunica l’intenzione di eleggerlo segretario.
Gianni Cuperlo: “Enrico, ciao!”.
Letta: “Ciao! Comunista!”.
Cuperlo: “Avremmo deciso, Rosato e io, di farti segretario al posto di Zingaretti.
Letta: “Ci sto! Però epuriamo dal partito la corrente renziana”.
Cuperlo: “Sì, è giusto! Ma non subito, aspettiamo…”.
Letta: “Comunque se accetto voglio stare in carica fino al prossimo congresso che come segretario decido io la data”.
Cuperlo: “Certo, certo, che data avresti pensato?”.
Letta: “2029!”.
Cuperlo: “Sì, grossomodo va bene, poi con calma vediamo. Per adesso accetta l’incarico”.
Letta: “Vado in stazione adesso a prendere il biglietto! O vengo in taxi?”.
Cuperlo: “No! No! In taxi no, perché con il clima populista ti contestano subito che hai speso 25.000 euro da Parigi a Roma in taxi”.
Letta: “Ma il taxi doveva già venire a Roma con il presidente del Paris St. Germain per cui mi dava un passaggio. Non spendevo niente”.
Cuperlo: “Meglio il treno Enrico, meglio il treno”.
Letta: “Faccio seconda classe?”.
Cuperlo: “Non esagerare: fai prima executive”.
Letta: “Ciao, a domani”.
Cuperlo: “Ciao, non andare al ristorante in treno – c’è sempre qualche pirla che fotografa e mette su Instagram. L’immagine usata fuori contesto potrebbe essere usata dai Cinque stelle”.
Letta: “Va bene, compro i panini e li mangio in treno”.
Cuperlo: “Non esagerare, quelle baracconate lì vengono fatte dai Cinque stelle che si fanno vedere a risparmiare. Vai al self service delle ferrovie francesi. Fai la fila con il vassoio ecc.”.
Letta: “Ciao Gianni, grazie mille”.

Foto n. 41 Instagram. Enrico Letta scende dal Tgv a Milano. Prima di proseguire in pullman per Roma incontra Beppe Sala. Il sindaco gli consegna le chiavi della città. Massima onorificenza della metropoli lombarda. La cerimonia avviene in piazza Gae Aulenti che per l’occasione viene intitolata a uno che passa lì per caso.
Sala: “Scusi? Lei come si chiama?”.
Il viandante risponde: “Alberto Biglia”.
Il sindaco Sala: “Bene! Da oggi questa piazza avrà il suo nome”.
Letta: “Bel gesto! Avvicina la gente alle istituzioni”.
Si scoprirà poi che l’estraneo ha dato un nome falso. Ma ormai la piazza si chiama Alberto Biglia, detta la piazza più cool di Milano e quindi d’Europa.

Foto Instagram. Enrico Letta con John Kerry segretario di stato di Obama. La foto è di ieri. I due amici si sono trovati nel parco dell’Adamello. Appuntamento chiesto da Kerry, sia per complimentarsi per la recente nomina, sia per un’eventuale partecipazione di Kerry nel governo Draghi.
Letta ha risposto: “Sì, sposterò un ministro della corrente renziana”.
Kerry: “Per me non c’è problema, telefoni tu a Draghi?”.
Letta: “Sì, adesso!”.

Foto Twitter n. 4.341. Enrico Letta con la boccetta di ‘nduja di Spilinga gentilmente a lui offerta. Twitta: “E’ il più bel regalo mai ricevuto”. Un giornalista: “Più della legion d’onore?”.
Letta: “Sì! E’ una delizia dal gusto piccante e deciso, orgoglio della gastronomia italiana nel mondo”.
Subito sono corso a comprarlo. Era esaurito. Arriva domani. Non vedo l’ora di assaggiarlo. Non ho dubbi sia buonissimo. Appena arrivato nel suo ufficio di segretario del Pd, Letta telefona a Nunzia di Girolamo: “Ciao Nunzia! Ti vorrei al governo in quota Pd”.
Di Girolamo: “Ciao Enrico, complimenti per l’incarico, ma così all’improvviso non saprei cosa rispondere”.
Letta: “Torneresti ministro dell’Agricoltura”.
Di Girolamo: “Ma adesso ho contatti in essere con produzioni televisive, ad esempio ‘Ciao maschio’”.
Letta: “Quelli non sono un problema, telefono io ai dirigenti per liberarti senza penali”.
Di Girolamo: “Ma scusa Enrico, mi vorresti in questo governo o nel tuo?”.
Letta: “No! In questo di Draghi! Lui sa già tutto, è contentissimo”.
Di Girolamo: “Enrico ci penso un attimo. Grazie mille, un caro saluto”.
Letta: “Ciao! Il posto è tuo, decidi se vuoi tornare in politica o meno”.

Facebook: foto n. 3. Enrico Letta riceve in visita privata Emmanuel Macron o meglio, il contrario. Non tutti sanno che il presidente francese ha acquistato un trullo ad Alberobello. Ci viene spesso. L’incontro avviene qui. Macron vorrebbe dare a Letta la legion d’onore, ma Letta gentilmente informa il presidente di averla già.
Macron fa: “Non c’è problema! Te ne do un’altra”.
Letta: “Grazie! Molto gentile”.
Il colloquio tra i due leader è sulle bellezze della Puglia. Si parla di un gemellaggio tra Costa Azzurra e Puglia. Ma Emiliano via Twitter dice: “No! Dovevano invitarmi con il sindaco De Caro”.

Letta posta su TikTok la foto con il segretario del Partito comunista americano (un infiltrato della Cia). Ricordiamo che tale partito Usa ha lo 0,2 per cento di consensi. Letta sapendo che è un agente Cia dice: “Guardi che io nasco democristiano e lo sono ancora oggi, per cui dite a Washington di stare tranquilli”.
Segretario Pc (Usa): “E quelle sardine? A me sembrano dei gran comunistoni!”.
Letta: “Ma poi cambiano! Adesso si vantano come i grillini dieci anni fa, poi si è visto”.
Segretario comunista Usa: “Ragazzi che ridere! Lei non sa come ci siamo divertiti al dipartimento di stato a vedere i deputati Cinque stelle votare per Draghi”.
Letta: “Sì, infatti, ero a Parigi, ho riso come un matto anch’io, tanto che i miei studenti erano preoccupati e volevano portarmi dall’assistente sociale”.
Segretario Usa: “No, dai! Dall’assistente sociale no!”.
Letta: “Infatti poi ho chiarito tutto e con una semplice tisana (valeriana) sono andato a posto”.

Ma sentiamo il documento programmatico del nuovo segretario in diretta Facebook: “Voglio impostare un corso nuovo, ecco perché ho deciso che tutte le cariche importanti del Pd saranno ricoperte da donne. Ecco l’elenco: Giovanna Melandri (vicesegretario con diritto di voto sulle mie decisioni); Maria Elena Boschi, tesoriere unico del partito con incarico di far dire a Ugo Sposetti (ex tesoriere) l’elenco completo degli immobili di proprietà del partito; Alessia Morani ‘responsabile di tutto’; Simona Bonafè, nuovo sindaco di Roma; Anna Ascani, nuovo sindaco di Milano; Mariana Madia sindaco di Palermo (vedere elenco completo degli incarichi sul sito www.pd.it). E infine la decisione più importante della segreteria Letta: Anna Falchi sindaco di Firenze. Nardella va a guidare la regione. Scelta perfetta. La città più bella del mondo guidata dalla donna più bella del pianeta, fresca iscritta al Pd. 
La Falchi twitta: “Appena ho saputo che Enrico diventava nuovo segretario dei democratici ho preso la tessera. Buon lavoro Enrico”. Solo per vedere la nuova sindaca Firenze avrà un incremento del turismo (sia nazionale che internazionale) del 500 per cento, ma anche qualcosa di più. Una roba mai vista. Tanto che alcune città come Praga e Istanbul chiedono ad Anna se vuole fare il sindaco. Anche mantenendo la carica a Firenze. 

Enrico Letta si incontra con Giuseppe Conte “segretario” Cinque stelle. Le foto sono su un social che non si era mai visto prima, forse aperto per l’occasione dalla Casaleggio Associati. L’incontro avviene sulla Clemenceau, la portaerei francese. Foto con il comandante ammiraglio Luca Bianchi –  nonno italiano di Busseto (Parma), amico di Giuseppe Verdi. Si tratta per far confluire i parlamentari grillini nel Pd. Conte accetta tutto. La cosa viene definita la sera su un’altra portaerei – la Enterprise a Napoli. Foto con l’ammiraglio Gaetano La Fiacca, italo-americano, origini di Pesaro. Il bis-bisnonno era amico di Gioachino Rossini, almeno così dice lui… non abbiamo motivo di dubitare, anche perché dona a Letta uno spartito originale del “Barbiere di Siviglia”. Conte si offende. 

Su Twitter: Letta posta la foto del goal a Manchester del Milan. Nel momento dell’entusiasmo scrive: “Come segretario Pd farò di tutto per saldare il gemellaggio tra noi e la società di calcio che amo: il Milan. Mi attiverò con gli organi della Figc e della Uefa perché la squadra passi senza preliminari nella fase finale della Champions. Questo per meriti sportivi, chiaramente insieme al Real Madrid. Il Bayern no. Deve, come il Barcellona e il Liverpool, fare i preliminari come gli altri. Letta mette diverse foto sul suo profilo riguardo la sua visita a Milanello. Lo vediamo con Donnarumma che fa apposta a non parare un rigore tirato dal segretario. Seguono foto con Maldini (che fa apposta ad essere scartato dal segretario nella partitella amichevole). E ancora, il segretario nella sede del club, foto con dietro le coppe dei campioni vinte ecc. Gli viene regalata la Coppa Intercontinentale del 2007. Letta la mette su Ebay. Il ricavato sarà dato in beneficenza. Viene acquistata da un arabo per una cifra segreta (si parla di un milione di rubli).

Enrico Letta incontra Virginia Raggi che ha espresso tramite Facebook l’intenzione di entrare nel Pd. Molto cordiale e amichevole l’incontro si svolge sulla terrazza Martini a Milano. Letta accetta l’iscrizione di Virginia. La proposta è: presidente della regione Lazio, che la Raggi accetta. Foto postate su Instagram da entrambi i profili. Nello sfondo si vede il capo-camerieri della terrazza Martini, Lou Ferrigno, già interprete di “Hulk” (prima serie). Ferrigno è anche titolare dell’immobile.

Letta in visita a Ventotene, dove Oliver Stone sta girando un film su Togliatti. Bellissime foto insieme anche con il cast. Togliatti è interpretato da John Travolta, quando è giovane, anziano da Dustin Hoffman. Le riprese sull’isola hanno previsto l’uso di elicotteri che hanno disturbato i cetacei presenti nella zona. Letta fa presente il problema a Oliver Stone che sposta la troupe e le riprese alle isole Marshall. Qui nessuno si lamenta. Anzi sono contenti perché portano lavoro.

Enrico Letta alla presentazione del suo libro (ristampato oggi), “Andare insieme, andare lontano”,  presso la sede della fondazione Cariplo. Qui ribadisce una sua vecchia idea: “Una nazionale di calcio europea”, formata dai migliori calciatori dell’Unione. Subito a Bruxelles questa cosa viene ratificata. La nazionale Ue avrà la maglia della Roma. Il primo ct è Massimiliano Allegri. La Coverciano europea sarà a Düsseldorf, miglior centro sportivo al mondo. La prima partita ufficiale sarà contro la Nazionale africana (ct Mourinho). La partita si svolgerà (a porte chiuse) sul campo di Rogoredo a Milano. Capitano della nazionale Ue Ronaldo. Saranno presenti in tribuna Cristine Lagarde, Viktor Orbán, Boris Johnson – che è riuscito dove nessuno mai: fare una Nazionale di calcio della Gran Bretagna (con dentro Scozia e Galles, maglia della Lazio) – più altre importanti personalità; arbitro un ex detenuto rilasciato per buona condotta ma che faceva già l’arbitro prima dell’evasione fiscale che ha portato all’arresto. 

Enrico Letta ospite da Barbara d’Urso. Bellissima intervista: il segretario conferma la centralità del programma di Barbara nello star vicino alla gente. In pratica conferma tutto quello che aveva detto (della donna più bella d’Italia) Nicola Zingaretti. L’intervista è la più vista sia in tv con share del 75 per cento sia sui social. Dopo questa apparizione a Canale 5 il Pd nei sondaggi va oltre il 35 per cento.
Alcuni gridano: “Barbara sindaco di Milano! Anzi, sindaco di Napoli, o meglio, come decide lei”.
Letta: “Certo, per me va benissimo, il Pd la appoggia”.
Come Milani Maurizio la voto. Un bacio, Barbara.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.