L'archistar e il tempo post pandemico
La Nuvola e il vaccino. Parla Massimiliano Fuksas
Mattarella all'inaugurazione con "quello sguardo che in fondeva coraggio"
L'edificio "progettato per esserew flessibile" che, dopo ventidue anni, si adatta al tempo presente. "Un architetto spera che le sue costruzioni non invecchino"
“L’architetto spera sempre che le sue costruzioni non invecchino”, dice Massimiliano Fuksas, che in questi giorni ha visto la sua Nuvola – la grande struttura congressuale dell’Eur – entrare direttamente nel tempo presente, sotto la veste di grande hub vaccinale. D’altronde è stata progettata da lui e dalla collega e moglie Doriana “come spazio estremamente flessibile”. Ed è così che due giorni fa, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente della Regione Lazio e segretario dimissionario del Pd Nicola Zingaretti, la Nuvola ha fatto il suo ingresso nel difficile immaginario collettivo della ripresa post-pandemica (“fabbrica della speranza”, ha detto Zingaretti) per i tanti italiani che, sull’orlo di un nuovo lockdown, ogni giorno contano sulle prime pagine dei giornali i numeri delle fiale in arrivo e le notizie sull’approvazione Ema e Aifa, immaginandosi già oltre la nuova maledetta primavera appena annunciata dagli scienziati. “Teniamo duro, ce la faremo”, ha detto Mattarella, e Fuksas, che era lì con lui, se lo rivede davanti “con gli occhi che brillano di luce positiva”.
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- Marianna Rizzini
Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.