Il caso

"È tossico". "Ha cancri da estirpare". Casalino e Santori, la coppia dell'insulto anti-Pd

Rocco e Mattia, Mattia e Rocco: i vicini di casa del Nazareno sono scatenati e non se ne accorgono. O forse sì.

Simone Canettieri Carmelo Caruso

Il capo delle Sardine esce dalla tenda  e spara ad alza zero contro il partito, l'ex portavoce di Conte usa la solita metafora sgradevole

Mattia Santori, il capo Sardina, definisce il Pd "tossico". Rocco Casalino, l'ex voce della Nazione ma non quella antica di Firenze, precisa che nel Pd ci sono persone straordinarie "come Zingaretti e Franceschini, ma ci sono dei cancri che vanno estirpati". Da quando si è dimesso il segretario del Partito democratico è scattata la gara all'offesa più grossa. Gratuita, volgare e tendenzialmente inutile.

 

   

Tutto è cominciato con il "mi vergogno di questo partito". Ma quella era la furia di un leader assediato, stanco e con il fegato pieno di bile. Il resto non era previsto. Prima è arrivato Beppe Grillo, che per una volta non ha detto vaffa ma che con il suo "mi candido" a segretario del Pd ha voluto spernacchiare un partito in difficoltà forse anche per causa sua. Poi si sono aggiunte le Sardine che stanno collezionando una serie di gaffe: dalla foto in tenda sotto l'immagine di Enrico Berlinguer (vade retro), all'urlo il Pd è tossico per questo non prendiamo la tessera registrato oggi da Repubblica (parole che hanno provocato la reazione dei dirigenti dem. Dalla presidente Valentina Cuppi all'europarlamentare Pina Picierno: "È mortificante che in un Paese piegato dalla pandemia la principale forza riformista si occupi delle sciocchezze di Santori").

 

Poteva finire qui? Certo che no. Ecco Casalino, in versione opinion maker in televisione, che  a proposito del Nazareno lo descrive come un corpo guasto, con la più sgradevole delle metafore: il cancro.  E così Rocco e Mattia si ritrovano insieme: lontani al Pd, ma vicinissimi nell'insulto.

 

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