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Così Draghi ha già scompaginato i sovranisti. Parla Speciale (Bloomberg)

Con il Recovery la salvezza dell'Europa passa per l'Italia

Roberta Benvenuto

Chi è davvero l'ex presidente della Bce? “È tante persone di diverse ma è stato sempre una cosa: è stato un civil servant, un servitore dello stato", dice il bureau chief Roma di Bloomberg, autore di “Mario Draghi, l'artefice: la vera storia dell'uomo che ha salvato l'euro”

Privatizzatore, banchiere, salvatore dell’euro, chi è davvero Mario Draghi? “È tante persone di diverse ma è stato sempre una cosa: è stato un civil servant, un servitore dello stato. È andato dove gli chiedevano di andare, naturalmente con competenze e ambizioni”. Chi parla è Alessandro Speciale, bureau chief Roma di Bloomberg, con un passato da reporter alla Bce durante il mandato di Draghi e autore di “Mario Draghi, l'artefice: la vera storia dell'uomo che ha salvato l'euro” con Jana Randow (Rizzoli, pp 336, 20 €). L’artefice perché era “uno che voleva far accadere le cose e se la politica è l’arte del possibile in questo senso è un animale politico”, dice Speciale. Un animale politico - ma non un politico votato o eletto - che per la prima volta dovrà fare i conti con il consenso e dimostrare come la sua capacità di fare compromessi funzionerà “anche con l’opinione pubblica e in parlamento”. Di sicuro un primo risultato ottenuto solo con l’accettazione del pre-incarico è quello di aver “rallentato il passo frenetico della politica italiana e nei pochi giorni che ha fatto passare dall’iniziale scetticismo adesso sono tutti pronti a collaborare con lui”. Poi “ha scompaginato i sovranisti”. Se la Lega salirà sulla barca Draghi “la rincondurrà in un alveo europeista rendendo credibile questa svolta”. Questo in un momento in cui il futuro dell’Europa passa proprio per l’Italia: “Questi 200 miliardi del Next generation Eu sono una cosa temporanea, teoricamente finita la pandemia si chiude tutto - spiega Speciale - tutti sperano che diventerà permanente. Per funzionare questa cosa l’Italia deve fare la sua parte”. Insomma, dopo aver salvato l’euro potrebbe salvare l’Europa.

   

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