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Fassina dice che una Lega europeista non lo stupisce

"Siamo noi a sinistra che li abbiamo dipinti come brutti, sporchi e cattivi. È stato un boomerang. E un alibi che finalmente viene meno", dice il deputato di Leu

"Oltre la retorica sovranista, la base materiale del Carroccio non è anti-europeista. Già nel 2018 lo si era visto nel caso dello scontro con la Commissione sullo sforamento del deficit al 2,4 per cento del pil"

"Il governo Draghi? lo vedo come un governo del presidente, che deve includere la Lega e dovrebbe includere anche FdI", ha detto il deputato di Leu Stefano Fassina uscendo da Montecitorio. "Un governo di tutti, di scopo, che ci porti fino all'elezione del presidente della Repubblica per poi poter andare a votare. La Lega ha espresso la sua vera base materiale, che non è anti-europeista. Già nel 2018 lo aveva fatto nel caso dello scontro con la Commissione europea sullo sforamento del deficit al 2,4 per cento del pil. Allora fece retromarcia perché dal Veneto e dalla Lombardia, dal Piemonte e dall'Emilia-Romagna dissero a Salvini di stare calmo e di riconoscere le indicazioni della Commissione.  Questa disponibilità della Lega non mi stupisce, se si guarda oltre la retorica. Ma alla sinistra ha fatto comodo raccontare che da quella parte erano tutti brutti, sporchi e cattivi, così noi eravamo gli unici legittimati a governare. È stato un alibi che abbiamo utilizzato e a mio parere è stato un boomerang. Che finalmente viene meno".