Il romanzo tutto da leggere dei due Matteo
Storia, illusioni e negoziati della trama più interessante della legislatura: Renzi e Salvini
Parlano due lingue diverse, ma ora si parlano. E il loro gioco, più che far cambiare maggioranza, può portare a un altro governo, ma sempre guidato da Conte
Sono l’uno l’opposto dell’altro. Rappresentano due mondi molto distanti tra loro. Vengono da partiti che si detestano. Parlano due lingue completamente diverse. Ma sono in qualche modo i due volti simbolo di questo governo. Lo sono stati un anno e mezzo fa, quando i colori dell’esecutivo sono passati dal gialloverde al rossogiallo, e lo sono ancora oggi, con i colori dell’esecutivo rossogiallo che ogni giorno, grazie all’incrocio dei due Matteo, risplendono un po’ meno del giorno prima. Un anno e mezzo fa, Matteo Renzi mise in campo il proprio personalissimo “whatever it takes”, ah Mario Draghi, e fece tutto ciò che nessuno avrebbe mai immaginato potesse fare pur di impedire a Matteo Salvini di arrivare al governo: mossa del cavallo, alleanza con il M5s, assist a Giuseppe Conte e tanti saluti ai pieni poteri.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.