Meloni: "Scostamento di bilancio? Solo se il governo si impegna sulle proposte del centrodestra"

Domani il voto sul quarto scostamento: 8 miliardi di euro per finanziare gli indennizzi previsti nel decreto Ristori. Mentre al Tesoro e al Mise si susseguono le riunioni a livello tecnico e politico, i leader del centrodestra preparano un documento comune. “Chiediamo al governo di dirci come spende i soldi", dice la leader di FdI

Domani, 26 novembre, si vota il quarto scostamento di bilancio – da otto miliardi di euro – per potere finanziare gli indennizzi previsti nel decreto Ristori. L'esecutivo accelera il lavoro sul nuovo round di aiuti per le attività colpite dalle restrizioni per contenere la seconda ondata del Covid. Questa volta si cerca di estendere l'intervento alle categorie sinora escluse. La tabella di marcia è serrata perché il dl dovrà anche a rinviare le scadenze tributarie del 30 novembre (acconti Irpef, Irap e Ires e il modello redditi). Insomma, va approvato in Consiglio dei ministri in tempo per la pubblicazione in gazzetta ufficiale, al più tardi questa domenica.

      

Così, mentre al Tesoro e al Mise si susseguono le riunioni a livello tecnico e politico per trovare la quadra  – tra le risorse disponibili e il progetto di ampliare i beneficiari  - i tre leader dei partiti del centrodestra ne discutono in videoconferenza. Nel corso dell'incontro – fanno sapere in una nota congiunta Berlusconi, Meloni e Salvini – è stata ribadita l'unità e la compattezza indiscutibile della coalizione. I tre partiti d'opposizione hanno dato mandato immediato a un gruppo di propri esperti affinché preparino un documento con proposte comuni da presentare al governo, in modo che il centrodestra abbia una posizione unitaria in occasione del voto di domani.

      

“Penso che noi si debba chiedere ufficialmente al governo di dirci come spende i soldi", ha ribadito la leader di FdI, Giorgia Meloni, a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24, parlando della posizione del centrodestra sul voto sullo scostamento di bilancio. "Dobbiamo – ha proseguito Meloni – mettere in un documento comune le nostre principali proposte, le più qualificanti del centrodestra, che in alcuni casi sono molto simili, e chiedere alla maggioranza e al governo un impegno preciso su quelle proposte. Se si impegneranno su quei provvedimenti o ne proporranno di migliori, ma dicendoci quali sono, allora sono risorse che siamo disposti a mettere a disposizione”.

  

L'extradeficit al voto domani alle Camere è necessario anche per emendare tutto il set di ristori al momento in 'stand-by' de facto alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. L'esame del primo decreto Ristori da 5 miliardi di euro complessivi, al quale è stato accorpato il ristori bis da 2,8 miliardi come emendamento, al quale è stato a sua volta accorpato il ter da 2 miliardi come subemendamento procede a rilento in attesa dell'approdo del dl quater per capire il perimetro delle risorse economiche e quindi il margine per gli emendamenti.