La "sparata" di Sassoli spacca il Pd al governo, in Europa e in segreteria
Ha diviso il segretario (Nicola Zingaretti) dal suo responsabile economico (Emanuele Felice). Indebolito il Pd al governo e strizzato l'occhio al M5s. Ecco gli effetti del pensiero Sassoli su debito e Mes
La situazione è questa: il segretario del Pd dice che il presidente del Parlamento europeo del suo partito e il ministro degli Esteri del governo che sostiene dovrebbero smetterla di fare a gara a chi le spara più grosse. Le parole di Nicola Zingaretti, affidate a Repubblica, si riferiscono alle dichiarazioni di Luigi Di Maio secondo cui “nel governo il M5s deve pesare di più” e all’intervista di David Sassoli che – sempre su Repubblica – ha proposto il superamento del Mes e, addirittura, la cancellazione del debito legato all’emergenza Covid da parte delle istituzioni europee. “Non è il tempo di proposte rispettabili ma estemporanee sulla cancellazione del debito – dice Zingaretti – Io ascolto le opinioni di tutti, ma se ricominciamo a chi la spara più grossa, la vedo dura”. Ma il problema non è tanto la polemica con il leader del M5s, che in un governo di coalizione è una dinamica consueta, quanto l’uscita del presidente dell’Europarlamento. Per un duplice motivo. Da un lato le dichiarazioni sul superamento del Mes hanno indebolito il segretario del Pd: da mesi, soprattutto dopo le regionali, l’accesso alla linea di credito sanitaria del Fondo salva stati è una delle richieste principali di Zingaretti al governo. E ora il M5s, che si è sempre opposto al Mes, usa le parole di Sassoli proprio per bloccare l’iniziativa del segretario del suo partito.
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- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali