Catanzaro, la città sputazzata
“Qua si sta benissimo”, ci dice Sergio Abramo. Il sindaco di Catanzaro (rieletto quattro volte tipo Putin) chiude il caso Gaudio
Tutti fanno ironia, sui social circola persino un video di Alberto Sordi tratto dal “Boom” di Vittorio De Sica (“Cara, perché non ci trasferiamo a Catanzaro?”. E la moglie: “Figurati”). Ma lui scuote la testa. “Non sapete quello che dite”, sorride. Ce l’hanno con voi? “Ma no. E’ che esiste un’Italia che l’Italia non conosce. Ed è una bellissima Italia”. La tanto sputazzata Catanzaro, appunto. La sua città. “Ma qua si vive molto bene. La vita costa poco. Con quello che paghi per un box auto a Milano – e io non ho niente contro Milano – qua ti fai il villone. Vuoi mettere?”. Parola di Sergio Abramo, sindaco. E che sindaco. Da sedici anni.
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- Salvatore Merlo
Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.