La corsa dei due colli
Anche il Quirinale, come il Campidoglio, fa le sue primarie. Ma nell'ombra
Quelle per il sindaco di Roma sono affollate di figurine, quelle per il presidente della Repubblica sono occulte. E si intravede un intreccio di commedia, o di reality show
“Ma che Campidoglio? Qualcuno gli ha messo in testa il Quirinale!”. E che Nicola Zingaretti e Dario Franceschini si siano davvero scambiati questa battuta o meno, e che si riferissero a David Sassoli, come sostengono alcuni, o a Enrico Letta, come raccontano altri, insomma ai due che hanno opposto il gran rifiuto alla candidatura a sindaco di Roma, forse poco importa. Tra gli arazzi infeltriti della reggia presidenziale e la Lupa capitolina c’è meno di un chilometro, al punto che dalla torre del Quirinale si vede il Campidoglio e dal Campidoglio s’osserva la sommità della torre del Quirinale. Eppure mai nella storia della Repubblica le vicende umane e politiche dei due colli, così vicini ma anche così lontani, si sono a tal punto intrecciate come capita di questi tempi. Intercambiabilità d’inquilini, ex sindaci ed ex candidati sindaci che potrebbero anche diventare presidenti, e poi ancora possibili presidenti che incoraggiano l’altrui candidatura a sindaco. E allora Sassoli e Letta oppongono un rifiuto per il Campidoglio che secondo Zingaretti e Franceschini forse nasconde un desiderio più elevato, quello del Quirinale, appunto. “Come se avessi accettato”, risponde Sassoli, spiritoso, quando gli si prospetta di fare il sindaco. “Non sono romano”, si ritrae invece Letta, che è pisano ma da trent’anni vive a Testaccio. Entrambi dunque, almeno secondo la malizia, sognerebbero il Colle, non certo la collina. Chissà.
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- Salvatore Merlo
Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.