In queste ultime ore, c’è stato un passaggio telefonico tra il capo politico Vito Crimi e Davide Casaleggio per gestire il malloppo che servirà a celebrare il congresso della svolta. I grillini saranno costretti ad attingere dai fondi del Comitato eventi
Riunioni su Zoom. Tam tam fra i parlamentari. E poi dubbi e sospetti. Chi pagherà gli Stati generali del M5s? Chi aprirà i cordoni della borsa per un evento che non si preannuncia economico né semplice dal punto di vista logistico in piena èra Covid? Queste domande si inseriscono nella guerra interna di queste settimane: il sistema Rousseau-Casaleggio da una parte, la rivolta dei grillini d’altra. L’evento, dopo due anni di assenza, tornerà nelle mani di Roberta Lombardi, arcinemica di Raggi e membro del Collegio dei garanti. Le chiavi del forziere però sono sempre nelle mani di due persone vicine a Davide Casaleggio: i soci dell’Associazione Rousseau, Erika Sabatini e Pietro Dettori.
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