Non hanno mai avuto tanto coraggio. Nel Pd dicono che la forza questa volta gli viene da Sergio Mattarella, dalle sentenze della Corte costituzionale e che i decreti sicurezza sono la loro bella battaglia, se necessario l’ultima. Carmelo Miceli, palermitano e responsabile sicurezza del Pd, promette i vespri: “Sui decreti sicurezza noi andremo dritti. Questa volta o dentro o fuori. Non ci sarebbe modo più nobile di lasciare il governo su uno dei punti per cui è nato questo governo”. Walter Verini, che è l’uomo dei conti del partito, tesoriere, e che è un patrimonio di riflessioni, dice perfino di comprendere le difficoltà interne del M5s: “Ma il testo del ministro Luciana Lamorgese è il prodotto di una sintesi, un punto di arrivo. Guardate che dietro c’è una lunga fatica ed è una fatica che ha avvicinato il Pd e il M5s”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE