Verso il monocolore Pd o quasi?

Toscana, ecco le prime indiscrezioni sulla giunta Giani

Il giovane Melio, candidato a Firenze città, ha preso 11.233 voti facendo campagna elettorale solo online

David Allegranti

Iacopo Melio, campione di preferenze, suggerito alle Politiche sociali, Alessandra Nardini alla vicepresidenza

Roma. La giunta di Eugenio Giani? È ancora presto, dicono dal Pd toscano, dove però sembrano avere già le idee chiare su alcuni nomi. Primo fra tutti, il giovane Iacopo Melio, cavaliere al merito della Repubblica, che ha portato a casa 11.233 preferenze raccolte nel collegio di Firenze 1 (che copre tutto il Comune di Firenze), in una campagna elettorale fatta solo sui social, alla quale hanno contribuito Momentum di Stefano Origlia (insieme alla consulente per la comunicazione Valentina Di Leo), gli americani di Social Changes e i Giovani democratici di Firenze, su mandato degli zingarettiani, come il vicesegretario toscano Valerio Fabiani e Andrea Giorgio, coordinatore della segreteria del Pd provinciale. “Chi potrebbe mai opporsi a una sua nomine ad assessore alle Politiche sociali?”, si chiedono dal Pd toscano. Nessuno, evidentemente. Ma nel Pd coté Zingaretti si punta anche su Alessandra Nardini, consigliera uscente a Pisa, che ha preso 15.132 preferenze, superando l’ex renziano Antonio Mazzeo fermo a 12.294. Profilo di sinistra, vicina ad Andrea Orlando, Nardini potrebbe diventare vicepresidente della Regione, il che sarebbe un modo anche per riequilibrare la fiorentinità di Eugenio Giani. C’è poi la questione di Italia viva. Il partito di Renzi ha preso soltanto 2 consiglieri regionali, Stefania Saccardi - che faceva parte anche della giunta Rossi uscente - e Stefano Scaramelli a Siena. Soltanto uno potrà fare l’assessore regionale. E le altre liste? Nessuno di loro ha eletto consiglieri, ma un assessore potrebbe toccare tra Sinistra civica e Orgoglio Toscana. Se non è un monocolore, insomma, poco ci manca.

Di più su questi argomenti:
  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.