Chris Cornell (foto LaPresse)

A 52 anni è morto il cantante Chris Cornell

Redazione Web

La notizia è arrivata improvvisamente ieri sera, dopo che i Soundgarden avevano tenuto un concerto a Detroit. Tra i migliori interpreti grunge, ha raggiunto il successo anche con gli Audioslave

Ieri sera a Detroit, in Michigan, è morto Chris Cornell, cantante rock degli Audioslave e dei Soundgarden. Aveva 52 anni. Il suo agente Brian Bumbery ha confermato all'Associated Press che la sua morte è stata “improvvisa e inaspettata”: per il momento le cause non sono state rese note. Solo poche ore prima - erano le 17.06 in America, le 2.06 del mattino in Italia - Cornell aveva pubblicato un tweet da Detroit, dove i Soundgarden avevano tenuto un concerto. Chris Cornell, pseudonimo di Christopher John Boyle, lascia tre figli: Lillian Jean Cornell, avuta dalla prima moglie Susan Silver, Toni e Christopher Nicolas, avuti nel 2004 e nel 2005 dalla seconda moglie Vicky Karayiannis.

 

 Considerato un'icona del grunge, "l’uomo con la voce in quattro ottave", come l'ha definito Rolling Stone, era conosciuto soprattutto per essere il cantante dei Soundgarden (che aveva contribuito a fondare nel 1984 a Seattle). Insieme a band come Nirvana e Alice in Chains, i Soundgarden sono stati una delle band seminali del movimento grunge che ha mosso i suoi primi passi a Seattle nel 1980 e inaugurato una nuova era della musica rock. Alla voce dirompente di Cornell, di una potenza ed estensione straordinarie, si deve gran parte del successo della band. E' quello che rimane ai fan: la sua voce bassa, cruda, tagliente e ipnotica, che lui stesso una volta definì "maschile senza rimorsi". Con i soundgarden aveva raggiunto il successo internazionale nel 1991 grazie all'album “Badmotorfinger”, bissato nel 1994 con “Superunknown” che conteneva la famosissima “Black Hole Sun”. L'album "Superunknown", è stato considerato a posteriori come il "canto del cigno della scena grunge".



Ma oltre ai Sundgarden la carriere di Cornell è legata a due “supergruppi”. Nel 2001 insieme ai musicisti dei Rage Against The Machine aveva dato vita agli Audioslave (“Cochise” il loro album più famoso). Insieme ai futuri Pearl Jam, invece, aveva creato nel 1990 i Temple of the dog. Per gli amanti delle classifiche, basti ricordare che Cornell è stato premiato come "Rock's Greatest Singer" dai lettori di Guitar World, è arrivato quarto nella lista "Heavy Metal's All-Time Top 100 Vocalists" di Hit Parader, nono tra i "Best Lead Singers of All Time" di Rolling Stone, e dodicesimo tra le "22 Greatest Voices in Music" di Mtv.

 

 

Particolarmente attivo anche come solista, nel 2006 aveva composto “You Know My Name”, colonna sonora del film di James Bond “Casino Royale”. Higher Truth, il suo quinto album solista era uscito alla fine del 2015: dodici canzoni acustiche "essenziali e definitive, perfetto nella sua semplicità", scrive Rollin Stone, al quale il cantante, dopo l'ultimo concerto italiano tenuto all'Arcimboldi di Milano, confidava: "Ci ho messo tanto, ma avevo bisogno di trovare la mia vera identità solista. Ho sempre cercato di evitarla, come se volessi fuggire. Ma sia con i Soundgarden che con gli Audioslave mi è capitato di ritrovarmi con la chitarra acustica in mano. E alla fine ho deciso di scrivere canzoni apposta per questo mio nuovo modo di cantare. Perché dietro alla rockstar c’è sempre stato un cantautore".

L'ultimo concerto italiano di Cornell è stato raccontato così da Rockol: "Sei chitarre acustiche allineate sul palco degli Arcimboldi, sotto l’immagine di un cuore rosso fiammante, racchiuso dentro un giroscopio. E’ chiaro fin da subito qual è il Chris Cornell che si presenta dal vivo: non il frontman carismatico (ma un po’ freddo, ultimamente) dei Soundgarden, non lo “sperimentatore” pasticcione di certe uscite soliste (il terribile “Scream”). Ma quello che con la sua voce, una manciata di canzoni e sei corde punta dritta al petto dei suoi fan. Il miglior Chris Cornell degli ultimi anni".


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