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Il personaggio

Mamdani è la perfetta espressione vestimentaria del trentenne di successo di oggi

Fabiana Giacomotti

Il primo cittadino di New York ha tenuto il suo primo discorso con un completo simile a quello di Michael J. Fox in "Il segreto del successo". L'unica differenza sono le scarpe: mai nessuno, prima di lui, aveva infilato sotto la grisaglia un paio di stivaletti allacciati

Non si interrompe un’emozione, ma giusto per sapere: chi ha dato a Zohran Mamdani la giacca con cui ha tenuto il suo primo discorso da sindaco di New York? Perché assomiglia maledettamente a quelle che tutti i ristoranti italiani di una certa pretesa (un tempo anche quelli di Manhattan, alla fine degli anni Sessanta Le Perigord buttò fuori Truman Capote, quello tornò in bermuda ma con un blazer impeccabile, aveva belle gambe e lo fecero accomodare) tengono in guardaroba per il turista medio americano, che arriva sbracciato e scravattato: una giacca larga, squadrata, corta, che fa difetto sulle spalle. “Puoi essere certo che sia un millennial da come non sa indossare la giacca”, si rimbalzavano poche ore fa i modaioli sui social, osservando le foto della campagna e soprattutto di quel suo bel discorso sugli immigrati che ha mandato in sollucchero gli adepti di Elly Schlein da questa parte dell’Atlantico.

 

In realtà, il figlio di Mira Nair, che è regista idolatrata dagli stessi modaioli da almeno vent’anni ed è tutto il contrario di quello che, sempre da questa parte dell’oceano, intendiamo per immigrato, è la perfetta espressione vestimentaria del trentenne di successo di oggi, e volessimo dirla tutta ne abbiamo una perfetta rappresentazione anche nella redazione del “Foglio”: gente che indossa sneaker, chinos e camicie button down che spuntano dal maglione girocollo. La giacca all’occorrenza, cioè quando necessario. Osservava un amico che di mestiere disegna e produce giacche, che quelle indossate giocoforza da Mamdani lungo tutta la campagna elettorale, (c’è sempre una discreta fascia di elettorato che col formale si rassicura e sarebbe un delitto perderne i favori perché si ritengono i formalismi una faccenda da boomer) sono del cosiddetto genere entry level, il basico, quello che dammi una giacca che devo andare a trovarmi un lavoro e che fino a poco tempo fa veniva servito da Brooks Brothers: le prime camicie e il primo completo arrivavano con il certificato di laurea, spesso regalati dal padre orgoglioso. Cinquecento dollari, massimo settecento, e passava la paura.

 

Nella scena iniziale de “Il segreto del mio successo”, Michael J. Fox che arriva da un paesino di campagna nella Grande Male si procura esattamente un completo così per dare la scalata alla finanziaria dove lavora lo zio e sedurre la donna dei suoi sogni. Quarant’anni dopo, Mamdani indossa un completino molto simile. La differenza che lo qualifica per il trentenne di oggi che è (anche un po’ il professionista del rap che è, via) sono le scarpe: mai nessuno, prima di lui, aveva infilato sotto la grisaglia un paio di stivaletti allacciati.

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