La prima giornata fogliante della moda

Ecco chi c'era e di cosa si è parlato il 31 marzo a Novara, per il convegno organizzato dal Foglio della Moda e Banco BPM. In ottica letteralmente sostenibile perfino nei trasporti

Fabiana Giacomotti

A Palazzo Bellini, grandiosa sede di Banco BPM a Novara, eravamo al limite massimo consentito il 31 marzo, nell'ultima giornata di restrizioni (piccolo sacrificio per mantenere inalterata la data di uscita del "Foglio della Moda" nel suo primo compleanno, il 1 Aprile). Però ci sono stati moltissimi collegamenti, fra le istituzioni, della politica e della moda, e delle accademie e della scuola, per lo streaming della prima giornata fogliante della moda.

 

"The sustainable road to fashion. Logistic and omnichannel distribution in a new world", sviluppata dal Foglio della Moda con Banco BPM, è stata un momento di confronto su un tema rilevantissimo non solo per il momento congiunturale, ma per il futuro stesso della moda. A supportare l'incontro, una ricerca esclusiva di Kearney condotta su un panel di 30 top manager di altrettante aziende del lusso italiano e mondiale, attorno al tema della logistica e delle innovazioni tecnologiche che le aziende intendono adottare per superare il periodo.

   

A introdurlo, un messaggio programmatico di Mariella Enoc, che non ha potuto raggiungerci perché da presidente dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in queste settimane ha priorità purtroppo diverse, ma resta legatissima alla sua città e al ruolo di presidente di Confindustria Piemonte che ha ricoperto a lungo. Un grazie anche al viceministro Gilberto Pichetto Fratin, che al vicedirettore Maurizio Crippa ha lasciato intendere come a certi settori sia chiesto di cavarsela da soli e che l'epoca degli aiuti a pioggia è decisamente finita.

 

Come la moda sappia e possa reagire è stato argomento di discussione per il presidente della Camera Nazionale della Moda Carlo Capasa (molte iniziative con organismi internazionali e con Bruxelles sulla sostenibilità), per il vicepresidente di Confindustria Moda Ercole Botto Poala (la transizione da fare è tecnologica, con i risparmi sui trasporti non si va molto lontano, in ogni senso, e va fatta tutti insieme), per Claudio Marenzi, presidente di Herno (se sostenibilità e dunque maggiori costi deve essere, insieme con i margini vanno rivisti i parametri delle valutazioni degli analisti), e ancora per Federico Giglio, che sta estendendo la sfera di influenza del business e-commerce di famiglia in chiave ecologica, per i vertici di Ecoalf, leader del settore, per il fund raiser e manager Filippo Cavalli.

 

E ancora si è parlato di investimenti sostenibili, nel recupero di aree dismesse come poli di informazione e istruzione con Luigi Greppi, figlio del fondatore di Zamasport Paolo, di organizzazione con la consulente di impresa Micaela Le Divelec Lemmi, di pronto moda in filiera cortissima con il presidente di Centergross Piero Scandellari. Interviste a cura dei collaboratori del Foglio della Moda e del Foglio: Ugo Bertone, Paola Bulbarelli, Stefano Cingolani, Antonio Mancinelli, Mariarosaria Marchesano. Grande supporto tecnico, ma anche affettuoso, da parte di Kering, che a Novara ha aperto da due anni il più grande centro logistico europeo della moda.

 

Per gli appassionati d'arte, invece, visita allo splendido palazzo Bellini. Molti sono arrivati a Novara in auto condividendo i transfer: ne sono nate amicizie e progetti, evviva. Questo è fare community.