Come fare bella figura senza necessariamente sapere quel che si dice

I reali

Andrea Ballarini
Sarannno anche un anacronismo, ma loro vita privata è veramente ghiotta. Mai farsi mancare il luogo comune appropriato.
    - Parlare degli abiti e dei cappellini pastello della regina Elisabetta e chiedersi dove li compri.

     

    - Per regnare con grazia è fondamentale saper salutare la folla come se si stesse svitando una lampadina.

     

    - Compiangere Carlo d’Inghilterra che aspetta di salire al trono da quarant’anni e non lo farà mai: una parafrasi regale di “Aspettando Godot”.

     

    - Gli unici reali viventi degni di questo nome sono i Windsor, gli altri sono solo dei succedanei, come il lompo lo è del caviale.

     

    - Trovare particolarmente interessanti le ragazze delle famiglie reali che la distribuiscono a destra e a manca con sovrana disinvoltura: la principessa Margaret, Sarah Ferguson, Stéphanie di Monaco, Soraya ecc. Considerare con piglio sociologico che ciò le umanizza e ce le rende più vicine.

     

    - Notare come periodicamente qualcuno in Italia rilanci l’ipotesi di un ritorno alla monarchia. Di seguito ricordare come tale possibilità sia stata definitivamente sepolta nel 2010 quando Emanuele Filiberto ha cantato a Sanremo “Italia amore mio” con Pupo e Luca Canonici.

     

    - Non avere mai capito se possono essere considerate reali anche le famiglie dei principati, tipo i Grimaldi di Monaco o quelli del Liechtenstein.

     

    - Rievocare quando, in occasione della cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi di Londra, a Buckingham Palace si è presentato Daniel Craig e la regina Elisabetta lo ha salutato con “Good evening, Mister Bond.” Insuperabilmente chic.

     

    - Sostenere che fidanzarsi e poi sposare l’erede al trono, come ha fatto Kate Middleton, non richieda particolari talenti, ma solo un luogo di residenza adatto. Convenire che abitando a Saronno le possibilità diminuiscono drasticamente.

     

    - Il principe Harry è il loro Lapo Elkann. Convenirne.

     

    - Avere uno zio monarchico che conosce la genealogia di tutte le dinastie d’Europa e che ogni anno presenzia a un banchetto con alcuni vassalli dei Savoia, il più giovane dei quali ha 95 anni.

     

    - Avere un parente monarchico che non si è mai rassegnato alla vittoria della repubblica nel referendum del ’46. Provocarlo fino a che non parte con una lunghissima pippa sui brogli elettorali.

     

    - Parlare dei tratti somatici equini di Carlo e Camilla: evitare. Usurato.

     

    - Ricordarsi sempre di dire che in Svezia l’erede al trono ha sposato una ex-pornodiva. Plaudire alla superiore civiltà scandinava. Di seguito non mancare di dire che nei supermercati svedesi nessuno controlla che i clienti lascino i soldi degli acquisti.

     

    - Elisabetta II d’Inghilterra è regina da sessantatré anni. Interrogarsi su dove trovi sempre nuovi argomenti per il messaggio natalizio.

     

    - La regina Elisabetta ha perso l’aplomb solo in occasione di una cerimonia con i capi di stato del G20, durante la quale un presidente del consiglio italiano stava facendo casino per richiamare l’attenzione di Mister Obamaaaa. Arabescare commenti a braccio.

     

    - Ma Filippo d’Edimburgo, in famiglia, come la chiamerà? Betty? Replicare che anche in privato è lei che lo chiama, se e quando vuole.

     

    - Alberto di Monaco è morto da anni, ma non glielo hanno ancora detto e lui continua a regnare.

     

    - Considerare con tono storico-sociologico che l’attività precipua delle aristocrazie è sempre stata quella di trombare tutto il trombabile. Osservare come alcuni/e esponenti delle superstiti dinastie perpetuino l’allegra tradizione.

     

    - Chiedere che fine abbia fatto Pippa Middleton. Spiritosaggini sul suo nome: evitare.