Come fare bella figura senza necessariamente sapere quel che si dice

La seconda chance

Andrea Ballarini
Almeno una volta l’abbiamo chiesta tutti. Ecco perché non bisogna farsi trovare impreparati sulle banalità da dire
    - Tutti ne hanno diritto.

     

    - Un mito consolatorio.

     

    - Raramente le donne la concedono e se lo fanno, di solito, è per capire perché sono state così avventate da concedere la prima. Convenirne.

     

    - Sul lavoro è l’anticamera della fine. Quasi sempre viene concessa affinché il malcapitato completi la propria autodistruzione.

     

    - Nei film, particolarmente in quelli americani, a differenza di quanto accade nella vita, è sempre occasione di glorioso riscatto. Stigmatizzare i perniciosi effetti della narrativa popolare.

     

    - Spiegare alle amiche che non si è deciso di dare a lui una seconda chance, bensì di darne una a se stesse. Meno si chiarisce il concetto, maggiore è l’effetto.

     

    - Essere contrari alla seconda chance per principio. Non spiegare quale principio.

     

    - Essere contrari alle seconde chance. Terze, quarte, quinte, valutare di volta in volta.

     

    - Nelle relazioni sentimentali evitare il concetto di minestra riscaldata: cheap. Possibilmente evitare di usare il termine cheap: veramente troppo cheap. (Vedi seguente)

     

    - Alternativa meno consunta alla minestra riscaldata è la “ripresina”. Concetto mutuato dagli interminabili pranzi conviviali del Sud e con maggiori potenzialità autoironiche.

     

    - Chi sbaglia, paga. E basta. Dirlo con i toni dell’arcangelo Michele. Fare seguire considerazioni sulla propria adamantina onestà e inossidabile correttezza.

     

    - Rilasciare dichiarazioni sull’ex partner dicendo che merita una seconda chance, perché in fondo è una brava persona costa poco e si fa bella figura. Soprattutto se è notoriamente un disgraziato.

     

    - Un pompelmo è un limone che ha avuto un'opportunità e ne ha approfittato. (Oscar Wilde)

     

    - Una seconda possibilità non si nega a nessuno. È concedere la prima che è molto difficile. Convenirne.

     

    - Se un’amica dice di avere deciso di dare al suo ex una seconda chance sforzarsi di controllare i muscoli del volto, ma non tanto da assumere l’espressività della sfinge. Allenarsi a simulare partecipe interesse non giudicante.

     

    - Fare sottili distinguo tra chance avanzate e accanimento terapeutico.

     

    - Decretare che se qualcuno vi ha tradito una volta può sempre rifarlo. Replicare che ci fossimo dovuti basare sui precedenti saremmo estinti da millenni.

     

    - Avere avuto un fidanzato pessimo, tranne quando chiedeva una seconda chance, allora diventava fantastico: gentile, affascinante, divertente. Per questo, una settimana ogni sei mesi, è andata avanti dieci anni.

     

    - La possibilità che si ha di riuscire a ottenere una seconda chance è direttamente proporzionale a quanto chiaramente è visibile sulla fronte l’avviso “Sono uno/a stronzo/a”. Convenirne.

     

    - Nelle relazioni personali essere su posizioni veterotestamentarie: non credere nel perdono, bensì nella vendetta. Tesi di sicuro effetto, perfetta per rianimare serate fiacche.