La fine delle vacanze

Andrea Ballarini

Ci risiamo. La rapida parabola volge al termine e nella sua parte finale trova i suoi momenti più stressanti ma anche gli attimi di più struggente nostalgia. Che siate rimasti a casa o siate appena tornati da Tahiti non mancate di buttare lì qualche perla sulla fine delle vacanze.

    - Mette un po' di malinconia. Convenirne.

    - Ogni anno gareggiare con gli amici a chi riesce a vedere per primo una pubblicità con la parola "rientro" nel titolo.

    - L'ultimo giorno di vacanza, ma ancor meglio il primo giorno di lavoro, dissertare sul tema: lle vacanze durano sempre troppo poco. I puristi possono anche enucleare concetti sulla prossima pausa, che sarà a Natale o, se il calendario lo permette, al ponte di Ognissanti.

    - Esprimere grande invidia per quei pochi fortunati che stanno per partire ora per le vacanze settembrine. Non dimenticare di spiegare che i prezzi sono decisamente più bassi e non ci sono le folle sudate.

    - Dire che pur di non dover vivere la fine delle vacanze si preferisce restare a casa sul terrazzo a leggere i cento libri che non si è avuto il tempo di leggere durante l'anno. È molto chic, specialmente se si è notoriamente ricchi.

    - La coda sull'autostrada al ritorno è molto piú frustrante di quella dell'andata, poiché è priva di una reale motivazione. Se l'uditorio lo consente aprire un dibattito filosofico sull'anacronisticità dell'imperativo categorico kantiano.

    - Ridursi a fare i compiti gli ultimi tre giorni prima dell'inizio della scuola. Chiosare che una volta si faceva così, oggi con i debiti formativi non sapere più bene come funziona.

    - Ricordare come da bambini la sola cosa bella della fine delle vacanze fosse l'acquisto del nuovo astuccio con le penne, le matite ecc. I ragazzi degli anni Sessanta possono validamente celebrare l'avvento dei pennarelli colorati.  Attenzione a non esagerare con l'amarcord: no a gomma pane, carioca multicolor e altri materiali d'epoca.

    - Odore di Ambra solare su pelle sudata. Da piccoli si continuava a sentirlo per giorni dopo essere rientrati città. Variante pop della madeleine proustiana.

    - Al momento di fare i conti litigare con gli amici perché erano loro che volevano andare a cena fuori tutte le sere. Dichiarare che sarebbe stato meglio fare la cassa comune, come avevate proposto voi.

    - L'avvento del digitale ha evitato a  milioni di persone l'avvilente rito della cena con diapositive. Rievocare alcune delle serate più debilitanti.

    - ZE. (Definizione di "la fine delle vacanze" del cruciverba facilitato della Settimana Enigmistica).