
Il ritorno di Teseo
Castelvecchi, 240 pp., 17,50 euro
Roberto Calasso, ne “Le Nozze di Cadmo e Armonia”, ha scritto che “Teseo è colui che si alza e va”. E nessuno lo può trattenere. Figlio di Etra e di Egeo (o di Poseidone secondo un’altra versione del mito), fondatore dell’Attica, da Plutarco affiancato a Romolo nelle sue “Vite Parallele”, Teseo fu un eroe. In questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1962, la scrittrice inglese Mary Renault ne rielabora il mito, portando a conclusione le sue avventure che aveva iniziato a raccontare con “Il re non deve morire” (pubblicato da Castelvecchi nel 2013). Dopo aver ucciso il Minotauro a Creta, Teseo è diventato re di Atene e ha già abbandonato Arianna nell’isola di Nasso (dove lei, consolandosi tra le braccia di Dioniso, capirà che “è inutile piangere come una ragazza di campagna quando si ha accanto un dio”). Dopo aver trascorso cinque anni a combattere per riportare l’Attica sotto un unico governo, durante una battaglia Teseo incontra Piritoo, re dei Lapiti, che diventa il suo più caro amico: “Se ti uccido non ci sarai più e non ti conoscerò mai… Come saresti da amico?” . Si stringono la mano e, come Patroclo e Achille, daranno vita a una delle più intense storie di amicizia della mitologia greca. Al fianco di Piritoo e in un’altra battaglia, Teseo si innamora follemente. E’ proprio l’amico che lo convincerà a rimandare il matrimonio con Fedra, la sorella di Arianna, per veleggiare insieme a lui verso le coste del Ponto, nel regno delle Vergini di Artemide Luna, delle Amazzoni guerriere, dove Teseo sfiderà la loro regina, Ippolita. Sarà amore a prima vista: “Mentre colpivamo e paravamo sentivamo l’uno l’animo dell’altro come dei danzatori abituati a ballare insieme, o come amanti che si parlano con un tocco delle dita”. E l’eroe, che con tutte le altre donne si era sentito solo, lascia la sua vita per farsi vivere in lei, in battaglia e a letto, come una donna e un uomo che sono nati per amarsi con la benedizione degli dèi. Avranno un figlio, Ippolito, e resteranno uno al fianco dell’altra, anche dopo che Teseo, per non dividere il regno, sposerà Fedra. E siccome “le leggi degli dèi vanno oltre la nostra comprensione” e “gli uomini sono solo uomini”, Teseo e Ippolita combattono insieme l’ultima battaglia, durante la quale Ippolita si prenderà la morte destinata al suo amante perché “lei alla fine era stata donna. Lei che un tempo era stata re, avrebbe dovuto sapere che solo un re può offrirsi in sacrificio per il popolo. Gli dèi sono giusti: non li puoi prendere in giro. Aveva salvato il suo uomo perché piangesse per lei. Ma il re era stato chiamato, e il re era morto”. Ma anche questa volta, Teseo si alza e va, insieme a Piritoo, verso nuovi viaggi che Mary Renault, tra storia e leggenda, ricostruisce affrontando i temi tanto cari agli dèi: l’amicizia e la vendetta, l’amore, la gelosia, la morte e il perdono nello stesso letto.
Con i soldi del Premio letterario ricevuto dalla Metro Goldwin Mayer per il suo libro “Return to Night”, la Renault nel 1948 si trasferì in Africa insieme alla compagna, l’infermiera Julie Mullard. Si erano conosciute nell’ospedale di Oxford dove entrambe avevano preso il diploma di infermiera. In Sudafrica, dove vivranno insieme fino alla morte della scrittrice, avvenuta nel 1983, parteciperanno alla Black Sash, un’organizzazione di resistenza non violenta contro l’apartheid fondata nel 1955 da Jean Sinclair, Ruth Foley, Elizabeth McLaren, Tertia Pybus, Jean Bosazza, e Helen Newton-Thompson. Lo storico americano Joseph Campbell ha scritto: “Se volete tutto gli dèi ve lo daranno, ma dovete essere preparati”. E a Teseo che, con coraggio e valore, chiede tutto alla sua vita mortale, Fato e Necessità non risparmiano nulla.
IL RITORNO DI TESEO
Mary Renault
Castelvecchi, 240 pp., 17,50 euro