Ansa

Lettere al direttore

Il pacifismo silente davanti alla barbarie che devasta l'Ucraina

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Chiedo venia se salto di palo in frasca. Gaza: dopo quaranta giorni il cessate il fuoco, sembra che i corpi dei settantamila morti denunciati da Hamas (genocidio!) si siano dissolti nell’aria. Sia chiaro, i morti – molti – ci sono stati. Ma per seppellirne settantamila ci vogliono gigantesche fosse comuni. Fin qui, se non sono informato male, non ne è stata trovata nemmeno una. Forse la signora Francesca Albanese ne sa di più. Kyiv: che Washington e Mosca stiano preparando per Zelensky la corda dell’impiccato è altamente probabile. Come al solito, l’Ue protesta perché esclusa dal “dialogo” tra l’immobiliarista della Casa Bianca e la belva del Cremlino. Però non si decide a scongelare gli asset russi depositati nelle banche europee e a fornire ora, non tra sei mesi, le armi necessarie per evitare il collasso della resistenza ucraina. La casa sta bruciando, i pompieri discutono. Roma, infine. C’è un aspetto dello scoop della Pravda italiana (Pravda in russo significa “Verità”) che va tenuto presente. Non è un caso che il polverone sul Quirinale sia stato sollevato all’indomani della riunione del Comitato supremo di difesa. Riunione in cui il presidente Mattarella ha messo a tacere “d’imperio” le voci dissonanti nel governo (non solo della Lega) con il sostegno alla causa ucraina. Qui la maggioranza si trova di fronte a un problema serio. Nel senso che pare sempre più difficile tenere insieme le posizioni di Salvini e quelle di Tajani con la colla del vecchio patto di potere. Anche per questo, superato lo scoglio del referendum sulla riforma della magistratura, non si può escludere che Giorgia Meloni scelga di andare alle urne nella seconda metà dell’anno prossimo.

Michele Magno

 

Tutto può essere, ma ci sono tre ragioni per escluderlo. Primo: Meloni vuole diventare il governo più longevo della storia della Repubblica. Secondo: per i parlamentari, il requisito minimo per maturare il diritto al trattamento pensionistico è di 4 anni, 6 mesi e 1 giorno di mandato parlamentare e dunque escluderei che si possa votare prima del 14 aprile 2027. Terzo: fare una legge di Bilancio da campagna elettorale dopo una legge di Bilancio poco da campagna elettorale per il governo referendum o non referendum sarà un passaggio cruciale. Pronostico: maggio 2027.

 


 

Al direttore - La storia della guerra condotta dalla Russia contro l’Ucraina ha già registrato anni di bombardamenti di Kyiv, Kharkiv, Leopoli, le foto con cadaveri mutilati a Bucha, Irpin e Borodjanka, il teatro bombardato a Mariupol, la stazione ferroviaria a Kramatorsk, i centri commerciali a Kremencuk e Vinnytsia, gli edifici delle scuole e dell’università distrutti, le testimonianze delle esecuzioni di massa e degli stupri, le schiere di profughi con le valigie nelle quali hanno messo tutto ciò che rimaneva loro, i bambini deportati in Russia. C’è una atroce vicenda di cui si scrive poco: le autorità di occupazione russe stanno coscrivendo con la forza i residenti maschi nei territori ucraini annessi (Crimea e parti delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson, Zaporizhzhia) nell’esercito russo. Si tratta di una violazione del diritto internazionale. La Quarta Convenzione di Ginevra vieta a una potenza occupante di costringere i residenti dei territori occupati a servire nelle sue Forze armate. I giovani e gli uomini di quei territori rischiano di dover combattere contro il proprio paese. Cosa si aspetta a scendere nelle strade delle capitali dell’occidente e manifestare contro questa barbarie?

Umberto Ranieri

 

Da quando il raggiungimento dello stato palestinese dipende prima di tutto da ciò che farà Hamas, il popolo della flotilla non trova più ragioni valide per scendere in mare a favore della pace. Quando gli occidentali vengono considerati nemici della pace, il pacifismo si mobilita. Quando la pace non dipende dall’occidente, il pacifismo si silenzia. Unire i puntini per capire a quale mulino porta acqua il pacifismo occidentale.

 


 

Al direttore - La Giunta esecutiva centrale dell’Associazione magistrati tributari, con riferimento alle affermazioni fuorvianti e denigratorie apparse sul quotidiano il Foglio del 19 novembre 2025, indirizzate ai giudici che si sono sottoposti volontariamente a delle prove concorsuali ottenendo risultati negativi, e all’intero corpo della magistratura tributaria, ricorda che la funzione giurisdizionale tributaria, per la sua complessità, è stata affidata dal legislatore a giudici provenienti da diverse aree professionali e magistrature, inclusa quella di legittimità. Si tratta di affermazioni che ledono la reputazione dell’intera categoria, dei giudici tributari peraltro non supportate da idonee motivazioni; osserva che gli esiti concorsuali, non sono rappresentativi delle competenze specifiche del singolo giudice; si riserva ogni azione utile a tutelare l’immagine e la dignità della magistratura tributaria, nelle sedi opportune anche a tutela del singolo.

Daniela Gobbi

 

Prendiamo atto del comunicato stampa, che non rettifica assolutamente nulla di quanto da noi riportato.

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