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Lettere
Il cialtronismo no vax di chi vuole tagliare la ricerca sui vaccini a mRna
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - Mi ero perso la shitstorm per la recensione veneziana di Mancuso (uno si distrae un attimo e scopre di scrivere per un giornale “complice di genocidio” – mi sembra una cosa grossa, chiamerò il mio avvocato). La valanga di minacce e insulti anche sessisti lanciati dagli stessi che ti dicono “mostro” se sbeffeggi l’outfit di Albanese mi pare encomiabile. Ma il punto è un altro: una regista che si presenta sul red carpet con la gigantografia di una bambina morta si può e si deve criticare, sennò è finito il lavoro del critico. Non è difficile immaginare come sarebbe stato accolto dagli stessi eroi di cui sopra un poniamo regista israeliano che per sostenere il suo film sul 7 ottobre sfoderava una foto o una t-shirt dei Bibas in conferenza stampa: “Propaganda sionista”, “verità parziale”, “ricatto morale”, “estorsione di sentimenti”, o un più prosaico “coi bambini so’ boni tutti”.
Andrea Minuz
Giù le mani da Mariarosa!
Al direttore - Inutili i libri di scuola? Noi insegnanti abbiamo oggi la libertà di scegliere, fra una miriade di proposte didattiche, le più adatte agli studenti. Fra queste i libri cartacei e digitali restano ottimi strumenti per insegnare a imparare. Più o meno approfonditi, tradizionali o innovativi nei contenuti come nella veste grafica, chiedono ai nostri giovani veloci e iperconnessi di fermarsi sulla pagina per riflettere, imparare un metodo, confrontare, in relazione tra loro e con il docente, opinioni ed epoche. Questo perché qualcuno (l’autore/gli autori) ha selezionato dei contenuti, ideato esercizi, rintracciato precedenti illustri o richiamato nessi con il presente e tra i saperi. Una pagina web o un video possono fare altrettanto? Ne dubito. Certo, anche gli strumenti della contemporaneità (siti, video, banche dati) possono tornare utili: affiancando i manuali scolastici nell’affrontare quella meravigliosa sfida che è l’apprendimento. Un saluto cordiale.
Alessia Biasotto
Al direttore - L’“Operation Warp Speed” è uno dei maggiori successi della prima Amministrazione Trump: riuscì a ridurre a meno di un anno il tempo di sviluppo di un nuovo vaccino che prima prendeva un decennio. Ci sono quindi molte ragioni per la disapprovazione con cui è stata accolta la decisione del ministro della Salute Robert F. Kennedy di tagliare mezzo milione di dollari dai fondi per la ricerca e lo sviluppo dei vaccini a mRna. Ci vuole uno stupefacente livello di miopia nel ridurre il lavoro su un’innovazione che pose fine alle peggiori manifestazioni della pandemia del Covid-19, e che promette sviluppi anche per malattie non respiratorie, come il cancro. E di miopia politica di non sfruttare a vantaggio del secondo uno dei maggiori successi del primo Trump. Kennedy è sempre stato ostile ai vaccini, un’ostilità basata su dati fasulli: in questo caso ha detto di voler dirottare i fondi a favore di piattaforme vaccinali che rimangono effettive anche se il virus muta: mentre è dimostrato che i vaccini a mRna hanno ridotto le morti per Covid anche se il virus è mutato negli anni. Se gli Stati Uniti abbandonano la ricerca sui vaccini a mRna, resteranno indietro rispetto ad altri paesi: la nostra capacità di combattere attacchi biologici, malattie come il cancro e l’Hiv dipenderà dai loro investimenti. Che saranno tanto più necessari se gli Stati Uniti avranno abbandonato il loro ruolo di leader nella ricerca dei vaccini: tutto per aver seguito la personale, interminabile campagna di Kennedy contro vaccini di cui è stata provata la capacità di salvare vite.
Tratto da Bulletin of the Atomic Scientists, 1° settembre, 2025.
Franco Debenedetti
Se fossimo complottisti diremmo, come lascia intendere il Wall Street Journal, che la vicinanza di Robert F. Kennedy ai cosiddetti “trial lawyers” che da anni combattono le case farmaceutiche potrebbe alimentare il sospetto che la sciagura in chief dell’Amministrazione Trump stia usando il suo incarico per aprire nuove opportunità di cause legali ai suoi amichetti. Ma non siamo complottisti e ci limitiamo a ricordare a tutti i follower del cialtronismo no vax che ridurre la ricerca sui vaccini a mRna significa frenare possibili scoperte decisive, per esempio nella lotta contro i tumori. Quando i complottisti sostengono di voler difendere la libertà ricordatevi sempre che l’unica verità che scelgono di difendere è quella di poter essere estremisti senza pagarne le conseguenze.


lettere al direttore
Una confusione democratica
