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Lettere
“La libertà non è gratis”. La lezione di Rasmussen sulla Difesa Ue
Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa
Al direttore - Caro Cerasa, non sono un vaticanista e tanto meno un teologo. Non ho quindi la minima idea di chi sarà il successore di Jorge Bergoglio. Dall’omelia pronunciata da Giovanni Battista Re alle sue esequie e dalle successive dichiarazioni di alcuni illustri prelati, mi pare tuttavia di capire che è forte l’invocazione a non archiviare un pontificato evangelico e non dottrinario, degli ultimi e non dei potenti della Terra (pure accorsi numerosi a piazza San Pietro). Lo stesso cardinale Parolin ha sottolineato che “siamo tutti orfani di Francesco”. Probabilmente su questa richiesta di continuità hanno pesato anche le straordinarie manifestazioni di entusiasmo e di affetto popolare verso il Papa defunto. Forse previste in Vaticano, inaspettate da chi scrive, e credo non solo da chi scrive. Ciò, comunque, conta poco. Conta soprattutto il futuro che ci aspetta. Molti sostengono che noi, ossia l’occidente, non siamo più il centro del mondo. In parte è così, e il Papa “venuto dalla fine del mondo” ha inteso suggellare questo passaggio d’epoca. Dobbiamo dedurne che l’occidente – la sua civiltà, i suoi valori – è destinato a diventare una delle tante periferie del pianeta? E’ quello, ad esempio, che pensa e vuole Putin. Certo, a Washington regna un gangster politico, e in Europa non basta un pugno di “volenterosi” per frenarne i deliri di onnipotenza. La democrazia liberale, insomma, è oggi sotto scacco in uno dei paesi che l’ha partorita. La cura per le malattie della democrazia è più democrazia, diceva il filosofo americano John Dewey. Non ha cioè bisogno di medici populisti. In una fase storica nella quale esigenze morali, politiche e religiose si uniscono e si confondono, non c’è bisogno di leader carismatici che sappiano trasformare il messaggio politico in arringa. E nemmeno di “profeti” che sappiano tradurre il messaggio religioso in predica, nella “pappa del cuore” di hegeliana memoria. La Chiesa cattolica è per definizione universale, come universale è il gregge dei fedeli. Ma nel Catechismo firmato da Giovanni Paolo II non c’è scritto che deve avere lo stesso odore delle pecore a lui affidate. Come ha detto il cardinale Carlo Caffarra, una Chiesa con poca attenzione alla dottrina non è più pastorale, è solo più ignorante.
Michele Magno
Al direttore - E’ stupefacente che in questo dibattito sui dazi e sull’assalto di Trump al modello europeo nessun super esperto abbia sollevato il tema dell’abnorme propensione al consumo degli americani. In realtà non sono gli europei ad avere sfruttato gli Stati Uniti ma il contrario. Gli Stati Uniti grazie alla natura delle loro banche e all’assenza di regole hanno favorito deliberatamente per fini di consenso politico un inaudito e costante boom dei consumi privati finanziato dagli acquisti europei e cinesi di debito Usa. Nel quarto trimestre del 2024 i consumi privati hanno raggiunto il massimo storico di 16.278 miliardi di dollari. Se vuole evitare che gli scoppi in mano un’altra crisi subprime, Trump dovrebbe considerare il ricorso a una politica ora fuori moda ma sempre efficace, l’austerity della vecchia Europa ordoliberale.
Marco Cecchini
Un elemento in più per costruire un dibattito sano rispetto a ciò che Trump sta imponendo all’Europa. I dazi sono pericolosi, sì, la resa dell’Ucraina sarebbe un dramma, gli investimenti sulla Difesa sono dolorosi. Eppure c’è un tema che spesso sfugge, che ha centrato bene su Project Syndicate l’ex numero uno della Nato, Anders Fogh Rasmussen. “Pur non dovendo abbandonare ciò che ci rende europei, dobbiamo rivisitare alcuni princìpi del vecchio stato sociale. La libertà non è gratis. I leader europei devono essere onesti e aperti sulla sfida che ci troviamo ad affrontare e su ciò che ci richiede. Le soluzioni non saranno tutte popolari, ma dobbiamo ricordare che siamo entrati in un’epoca di crisi. Gli europei devono essere dotati delle competenze e delle risorse necessarie per cavarsela da soli. Possiamo imparare molto dagli ucraini e dai taiwanesi su come costruire la resilienza e pagare il prezzo della libertà”. Perfetto.