Napolitano termometro della sinistra. Che meraviglia la Grecia vista dall'Olimpo
Al direttore - Giorgio Napolitano, un gigante della politica durante il suo novennato, ma anche dopo. Altro che coniglio bianco in campo bianco. Lo stemma araldico a suo tempo tratteggiato dal Foglio andrebbe completamente ridisegnato.
Alessandro Berselli
Osservare le reazioni alle parole di Napolitano è da sempre, a sinistra, un ottimo termometro per capire quale parte del mondo progressista vuole tornare a un’età dell’oro che non c’è mai stata e quale parte della sinistra vuole invece cercare un’età dell’oro che forse un giorno ci sarà (anche grazie a Napolitano)
Al direttore - Gli Agnelli sono, dunque, i primi azionisti dell’Economist. Cosicché, è toccato a John Elkann il privilegio di iscrivere la “famiglia” al club dei Cadbury, Layton, Rothschild e Schroeder (azionisti di lungo termine del prestigioso settimanale economico) e sottoscriverne la “missione […] di prendere partito nella dura battaglia tra l’intelligenza, che ci spinge verso il progresso, e un’ignoranza vile e timorosa, che lo ostacola”. Dove alligni, per costoro, l’”intelligenza che ci spinge verso il progresso”, è di autoreferenziale evidenza. Quanto invece al potere, ri-educativo ed intrusivo, di una tale superiore sapienza che persegue il progresso, può forse servire da indizio un memorabile titolone dello stesso Economist di qualche anno fa: “Unfit to lead”. Si riferiva ad un evidente caso di “ignoranza vile e timorosa che lo ostacola”.
Gaetano Tursi
L’Economist, come si sa, è sempre un grande settimanale tranne quando parla d’Italia (e non solo per le sciocchezze sugli unfit). Con la Exor strategy speriamo che qualcosa cambi.
Al direttore - Femmine e Maschi, inutile girarci intorno, sono nativamente complementari. Come i due angoli acuti la cui somma dà sempre un angolo di 90°. L’intrigo sta nel fatto che 45+45=90, ma anche 60+30=90, addirittura 85+5=90. La perfetta parità dei diritti (!) dei due angoli si raggiunge solo nel primo caso. In tutti gli altri possibili uno avrà sempre più diritti dell’altro. Già nel Paleolitico, 300.000 anni fa, tra maschi cacciatori e femmine raccoglitrici, era presente una discriminazione che penalizzava la donna. 70+20=90. Misoginia paleolitica? Tutti i dibattiti dovrebbero spostarsi dal piano dei diritti, attribuiti più o meno equamente, a quello del “rispetto” e della “stima”. Le sole due categorie che vanno oltre il genere e che sono l’autentico baricentro della parità tra uomo e donna. Tutto il resto opportunistiche sovrastrutture politiche/culturali inficiate dal fatto che ciascuna tira l’acqua dalla sua. Infatti, bando all’ipocrisia, in realtà la vera lotta non è per la parità, ma per la prevalenza.
Moreno Lupi
Al direttore - Molte polemiche, alcune velate e altre esplicite, sulla nomina della Nirenstein, neo ambasciatrice di Israele. Non è stato un ritorno di fiamma.
Gino Roca
Al direttore - La rabbia che l’italico popolo condensa su Aurora Ramazzotti ha dell’incredibile. E’ la misura perfetta dell’invidia sociale.
Jori Cherubini
Al direttore - Per dirti grazie del Tuo giornale, ché ogni giorno è una rara bellezza di intelligenze. Caro condirettore, i tuoi pezzi dove rimembri pezzi di Grecia, a mio figlio ed io che amiamo la Grecia a dismisura, piacciono da morire. Leggiamo ad alta voce e li confrontiamo con noi: quando salimmo l’Olimpo e ci apparvero i camosci come sulle nostre Dolomiti; quando mio figlio di sei anni, prossimi al Mitikas, spergiurò un lampo di Giove di un inesistente temporale; quando dalle Termopili guardammo verso est e ci parve che i Persiani stessero riarmando. Certo che con quel mazzo di fiori per i 300 giovani e forti ci hai fatto piangere. Anche un groppo in gola… Per non sbagliare, noi, da domani, verso Maratona…
Vincenzo Agostini


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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