Il caso Fiori, esempio di come si crea un mostro. Ci scrive Meloni

Redazione

    Al direttore - L’approvvigionamento energetico dell’Italia è esposto a rischi geopolitici inediti: la regione russo-ucraina è una polveriera, in Libia il Califfato controlla ormai pozzi di petrolio. Da mesi, in Parlamento, chiedo al governo italiano un piano di emergenza, da attivare nel caso di ulteriore deterioramento delle crisi in atto. Se questo piano esiste già, allora Renzi lo renda pubblico, affinché cittadini e imprese ne siano a conoscenza e si sentano più tranquilli nel gestire le scelte dell’immediato futuro. Se invece non esiste ancora, è bene predisporlo. Bisogna aumentare le scorte e la capacità attuale di stoccaggio, con nuovi investimenti; occorrono nuovi incentivi fiscali per case e aziende, per la sostituzione di gas e petrolio con altre fonti energetiche; c’è da immaginare soluzioni innovative per il risparmio energetico, che consentirebbe di allungare la durata potenziale delle scorte a disposizione. Facciamo le formiche, l’inverno durerà anni.
    Giancarlo Librandi (Scelta civica)

     

    Al direttore - L’ospitalità del Foglio mi permette di ragionare con i suoi lettori dell’attuale fase politica nonché di annunciare la manifestazione dal titolo “Difendiamoci!”, che Fratelli d’Italia ha indetto per domani, sabato 7 marzo, a Venezia. E’ il secondo appuntamento in pochi giorni dopo la piazza di Roma, alla quale ho portato un saluto che Matteo Salvini ricambierà alla nostra manifestazione: segno di un rapporto interessante e di reciproca collaborazione, fatto di tanti temi che ci uniscono e anche di insopprimibili diversità che ci teniamo strette. A dimostrazione che esiste ancora vita sul pianeta destra, che c’è una rappresentanza politica per quella parte di italiani che non si riconoscono nel renzismo. Bisogna ammetterlo: Renzi ha mandato in tilt il vecchio centrodestra che purtroppo, in parti consistenti, ha scelto di accodarsi al premier, più o meno esplicitamente. Eppure c’è chi non l’ha fatto e si è messo giorno dopo giorno a smontare quello che del renzismo è il frutto peggiore: la subalternità all’Europa e alla finanza, la politica fiscale che ha portato ad aumentare le tasse su casa, risparmio e piccole imprese, l’incapacità di gestire il dramma dell’immigrazione, la totale ininfluenza sugli scenari di crisi internazionale, dall’Ucraina alla Libia fino ai Marò. “Difendiamoci!” è innanzitutto un forte No a questo modello. Prevedo l’obiezione fogliante: una destra di governo non si costruisce con la sola protesta. Vero, ma si costruisce partendo da contenuti e posizioni chiare. E’ su questo che sfidiamo chiunque voglia costruire una reale alternativa a Renzi.
    Giorgia Meloni

     

    Grazie della lettera. Io dico che ha un senso che la sua destra lepenista e lemelonista, per così dire, si affianchi a quella di Salvini. Ha una logica. Quello che non mi sembra che abbia senso è che il centrodestra berlusconiano (matrice Ppe) deleghi a tutti voi (matrice anti Ppe) la sua identità culturale. Più che un errore mi pare, strategicamente, un suicidio politico. In bocca al lupo.

     

    Al direttore - I giornali di ieri, e anche quelli di oggi, parlavano di un sequestro nei confronti di Marcello Fiori, a suo tempo commissario a Pompei, per 6 milioni di euro. Naturale la domanda: come ha fatto a costituire un patrimonio siffatto? Ora invece lo stesso Fiori precisa che 6 milioni sono il danno erariale individuato dalla Corte, ma che a lui hanno potuto sequestrare solo la casa, l’auto e il quinto dello stipendio pari a 5.500 euro mensili. Altro non possiede. Intanto però un altro mostro mediatico è stato messo in movimento. Che fra tutte le magistrature italiane quella nota come Corte dei Conti sia tra le meno efficienti è cosa nota. Si guadagna grandi titoli sui giornali, di solito si porta a casa poco e si abbonda di elefanti parrucconi in cerca di bagliori di notorietà. Esattamente come il giudice che accusa Fiori, lo stesso che iniziò il processo a Tortora. Sempre in nome dell’obbligatorietà dell’azione penale.
    Giovanni Bosco

     

    Un giorno andrebbe fatta un’inchiesta, cc Rodolfo Sabelli, per raccontare che fine hanno fatto tutti i magistrati e i giudici del caso Tortora. La risposta credo che la conosciate già.

     

    Al direttore - Proprio bello il pezzo di Crippa sulle cialtronate letterarie del criminale Battisti e della sodale Vargas. Perfetto. Anche questo è il punto, scrivere così è di per sé un delitto e questi intoccabili (ex?) l’hanno fatta franca anche qui un po’ troppo a lungo.
    Max Del Papa

     

    Grazie. Crippa ha sintetizzato bene il nostro mood su Battisti: ci siamo un po’ rotti le ball of steel.