Auguri al Cav., scrivono, che mangia un panettone dignitoso con Matteo

Redazione

    Al direttore - Il regime minimo, con il quale l’Europa, come deciso dal Consiglio dei capi di stato e di governo, va avanti, secondo l’efficace titolo del Foglio di venerdì 19, potrebbe avere una smentita soltanto se il problema della flessibilità nei vincoli di bilancio, di cui si dovrà discutere a gennaio, avrà una più che soddisfacente soluzione. Ma le anticipazioni del governo tedesco non lasciano ben sperare. Se lo si rapporta alla consueta miopia delle Commissioni Ue – da cui ci si può attendere di tutto – non è un’inezia avere previsto, sia pure con un giro di parole, che gli eventuali conferimenti, da parte degli stati, al Fondo Juncker per gli investimenti non rientreranno nel calcolo del deficit. Ma l’obiettivo da perseguire, e solo allora si potrà parlare a ragione di riconoscimento della flessibilità, è la “golden rule”, l’esclusione degli investimenti pubblici destinati a settori fondamentali dal suddetto calcolo o, almeno inizialmente, l’esclusione delle quote nazionali di cofinanziamenti europei. Il timore che si potrebbe avere della manipolazione dei bilanci che trasformino spese correnti in investimenti per beneficiare di tale auspicato regime non è fondato perché la controllabilità è ampia e potrebbe ulteriormente essere estesa. Se ciò non si conseguirà, della flessibilità resterà solo un semestre di vaniloqui. E sarà un motivo in più per porre finalmente in termini radicali il tema di come si deve stare in Europa. Con i più cordiali saluti.
    Angelo De Mattia

     

    Al direttore - Vorrei augurare un sereno Natale all’Amor nostro che nonostante gli ultimi due anni abbia passato forse il momento più delicato della sua vita personale e politica mangerà un panettone dignitoso con il suo “successore” compagno del Nazareno nonostante i gufi.
    Roberto Carletti

     

    Al direttore - “The Interview”, il film che si fa beffe del regime nordcoreano, non arriverà mai nelle sale cinematografiche; le minacce e l’attacco hacker alla Sony hanno sortito il loro effetto. E’ l’ennesimo esempio di un occidente vittima dell’autocensura: intimidito dai nemici, è disposto ad accantonare la libertà di espressione; e a quei nemici finisce dunque per assomigliare un po’ di più. La nota citazione (apocrifa) di Voltaire recita: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”; sarebbe ora di difendere fino alla morte anche il nostro diritto di dire quello che vogliamo dire.
    Daniele Montani

     

    Al direttore - Su Facebook ho visto più indignazione per l’orsa Daniza e per le oche Moncler che per 140 bambini sterminati a sangue freddo. C’è qualcosa che non va.
    Enrico Cavallini

     

    Al direttore - Siamo una coppia sposata da più di quarant’anni. Siamo genitori e siamo stati figli. Benigni ha toccato in maniera sublime, per noi, il quarto comandamento: onora il padre e la madre. Noi che veniamo dagli anni Cinquanta non l’abbiamo mai messo in discussione, e mia moglie che ha seguito con filiale pietà lo spegnersi della madre, si è commossa quando ha sentito rammentare le parole del Signore che prometteva a chi onorava questo comandamento l’allungamento dei giorni della vita. E non l’allungamento numerico dei giorni ma la qualità dei giorni spesi in questo modo che hanno rappresentato per mia moglie un salto di qualità nella propria vita.
    Carlo Di Sciullo

     

    Al direttore - I monsignori annunciano giulivi che il guitto idolatrato dal pubblico televisivo ha ricevuto tra una puntata e l’altra del suo Decalogo la telefonata e il plauso di Bergoglio. Il Vicario di Cristo se la ride con il comico che piace a tutti. E dopo la politica e l’antipolitica del buffone, la cultura del buffone, l’etica e anche l’estetica del buffone, abbiamo ora il magistero cattolico del buffone. Con approvazione pontificia.
    Francesco Mozzi

     

    Gira male, eh? Buon Natale.

     

    Al direttore - Caduto il muro con Cuba? No, precipitano gli Usa. Verrà la morte e avrà gli occhi del castrista Obama e del diversamente italiano De Blasio.
    Giancarlo Lehner

     

    Di cattivo umore, eh? Buon Natale. Cerchiamo di star sù, almeno un po’.