“Pensare a Salvini come nuovo leader non mi fa ottimista”
Al direttore - Dice Bergoglio che Big Bang e creazionismo non sono in contraddizione. Dài!, allora resta unito anche il Pd.
Maurizio Crippa
Al direttore - “Verrebbe da essere sprezzanti”? Bisogna essere sprezzanti! Dov’erano in questi vent’anni? Erano a fare i ministri, i sottosegretari, i portaborse, la ricotta e quant’altro, strafottendosene della Vita, della famiglia, dei Pacs, delle tasse, dell’euro e del potere delle banche, dell’immigrazione… di tutto. Ora che il cerchio si sta stringendo o si è già stretto, l’ex ministro dell’Agricoltura, nonché ex sindaco di Roma Alemanno dichiara al Mattino di Napoli che vuole una “svolta lepenista”! Che faccia di corno: “Il centrodestra è un malato grave – ha dichiarato tra l’altro – o guarisce o va in coma irreversibile. Se Berlusconi continua a non ascoltare il popolo di centrodestra allora saremo costretti a prescindere da lui”. Cominciasse immediatamente lui a togliersi di torno. In questo modo avremo forse più probabilità che Berlusconi riveda alcune posizioni.
Vittorio Colavitto
Al direttore - In una democrazia, com’è ovvio, il dissenso è fisiologico. Ma quanto sta accadendo nel Pd, vedi la minoranza che s’oppone alla politica di Renzi in particolare sulla questione del lavoro, sta assumendo aspetti che destano a dir poco molte perplessità. Mi chiedo come esponenti quali Civati, Bersani, Bindi, per esempio, non riescano a capire che tutto sta cambiando nell’economia, nel lavoro. Un pezzo d’Italia, rispettabile, che sembra vivere in un altro mondo, che ragiona ancora con categorie concettuali appartenenti al secolo scorso. Si può dire che meno male che c’è un Renzi, criticabile come tutto, che va avanti per la sua strada, che ha capito che non ci si può fermare.
Pasquale Ciaccio
Al direttore - Michele Emiliano era pubblico ministero barese: eletto sindaco di Bari nel 2004, rieletto nel 2009, segretario del Pd in Puglia e candidato alle primarie per la presidenza della regione, ha comunicato che “se perdo chiudo con la politica attiva e torno al mio lavoro”. Già, ma con quale credibilità dell’intera magistratura e con quali affidamenti di imparzialità, indipendenza, apartiticità nella sua attività? La pretesa di Emiliano sembra dettata da un disinteresse per le garanzie dei cittadini da rasentare il cinismo. Passare dalla toga alla politica è dipietrismo, tornare dalla politica alla toga è ancora peggio: lo stesso Ingroia l’anno scorso si fermò (anche grazie a un gratificante incarico di sottogoverno generosamente reperito per lui in Sicilia).
Luigi Compagna
Al direttore - Rimane il fatto che leggere che il nuovo leader eventuale del centrodestra, dopo Berlusconi, possa essere Salvini non è che aiuti il popolo dei moderati a essere ottimista.
Roberto Carletti
Al direttore - Da liberale considero l’accumulazione di ricchezza una legittima aspirazione individuale e, sempre da liberale, mi tocca notare che la Renzinomics è molto più camussiana di quel che sembra: tassazione invariata sui beni immobiliari (patrimoniale), incremento della tassazione sulle rendite finanziarie (patrimoniale), finanche l’aumento del prelievo fiscale sui fondi pensione e la smobilitazione del tfr vanno nella direzione di punire l’accumulo improduttivo e premiare la diade produzione-consumo. Insomma, tassare la rendita per incentivare i consumi e detassare la produzione di ricchezza sono, paradossalmente, le cose che rivendica la Camusso; a meno che la triste, solitaria y final segretaria della Cgil per patrimoniale non intenda l’esproprio proletario. Ma quella sarebbe un’altra storia.
Luigi Cannella
Vabbè, Renzi è come la Camusso. Non le sembra di dire un’esagerazione-one-one, per quanto liberale-ale-ale?
Al direttore - Perfetto l’articolo di Meotti sulla “peggio gioventù”. E noi stiamo ancora qua a raccontarci che l’islam è una religione come un’altra. Evidentemente no. Vogliamo cominciare a conoscerla, analizzarla, criticarla e contestualizzarla, finalmente?
Fabrizia Lucato


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