Gonzalo Higuain (foto LaPresse)

Sarà forse l'anno del Napoli, ma lo scontro diretto per lo scudetto finirà pari (o 2-1 per la Juventus)

Elpidio Pacifico
Mea culpa, mea maxima culpa. Io ho guardato sempre il Napoli con diffidenza, sarà perché Sarri non mi ispira troppa fiducia, sempre a masticare qualcosa e con quella tuta addosso che mi ricorda Mazzone correre sotto la curva dell’Atalanta con minaccioso pugno alzato.

Mea culpa, mea maxima culpa. Io ho guardato sempre il Napoli con diffidenza, sarà perché Sarri non mi ispira troppa fiducia, sempre a masticare qualcosa e con quella tuta addosso che mi ricorda Mazzone correre sotto la curva dell’Atalanta con minaccioso pugno alzato. Però pare essere l’anno di grazia. Vince anche quando gioca male, il pubblico è in estasi, gli arbitri non rallentano la marcia gloriosa verso lo scudetto. E questo alla fine conta parecchio. E’ vero che vince anche la Juve, ma mi sembra sia più stanca, più concentrata sul Bayern. Forse, poi, non è che muoia dalla prospettiva di ammazzarsi per vincere l’ennesimo scudetto. Sabato sera si scontrano: per me finisce pari, ma non mi stupirei se ci scappasse un 2-1 bianconero. Il resto francamente passa in secondo piano, in questa Serie A che pare la Liga: due si scannano e le altre si fanno scannare. La Roma (che arriverà terza) vincerà a Carpi (0-2), il Milan batterà il Genoa (2-0), l’Inter di culo passerà a Firenze (1-2).

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