
Investimenti, giustizia lenta e Pignatone in Egitto
Usa, la sindrome berlusconiana di Donald Trump
New York, 15 mar - (Agenzia Nova) - L'opinionista del "New York Times" Roger Cohen, inviato del "Wall Street Journal" in Italia a metà degli anni Ottanta, agli albori dell'era berlusconiana, traccia un parallelo assai poco lusinghiero tra l'ex premier italiano e il magnate statunitense delle costruzioni Donald Trump, fenomeno politico che pare marciare a tappe forzate verso la conquista della nomina presidenziale repubblicana. Berlusconi, scrive Cohen, si è rivelato durante gli anni trascorsi al vertice delle istituzioni italiane "un politico di Teflon", ridicolizzato, criticato e contestato "per la sua evidente misoginia e le sue traversie giudiziarie", eppure sempre in sintonia con l'elettorato e al centro della scena politica "sino alla sua disonorevole caduta". Chiunque conosca Berlusconi e assista all'ascesa di Trump, scrive l'opinionista, "non può non rimanere colpito dai parallelismi", a partire "dal percorso dall'imprenditoria edilizia alla carriera politica e dall'ammirazione per Vladimir Putin", oltre agli aspetti più controversi del carattere. L'aspetto più sorprendente, secondo Cohen, è però "qualcosa che riguarda il zeitgeist": Trump, come Berlusconi, basa il suo successo sul profondo ascendente che esercita sull'elettorato, stanco di un sistema politico percepito come corrotto e prostrato dalla disoccupazione e dalle difficoltà economiche.
L'Italia prova a riformare la giustizia per corteggiare gli investitori
Berlino, 15 mar - (Agenzia Nova) - “Giustizia lenta” titolano regolarmente i quotidiani italiani quando devono parlare di un processo che inizia solo dopo anni, che non si conclude o che è a rischio di prescrizione. Proprio grazie a questo sistema, scrive il quotidiano tedesco "Handelsblatt", "l’ex premier Silvio Berlusconi è riuscito per anni ad evitare una condanna passata in giudicato". “Questi tempi lenti sono ora finiti”, ha dichiarato però il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che definisce la riforma della giustizia italiana un processo completo al 70 per cento. “Nel diritto civile, importante per l’economia, siamo anche più avanti”, specifica il ministro: la riforma, infatti, è già al vaglio della Commissione Giustizia del Senato. La priorità è rimuovere l'ostacolo rappresentato dall'incertezza del diritto per le attività imprenditoriali e per la competitività del paese: per questo il premier Matteo Renzi esattamente due anni fa ha dato grande priorità a due riforme: la riforma del mercato del lavoro e la riforma della giustizia.
L'esperimento incontrollato di Draghi
Londra, 15 mar - (Agenzia Nova) - Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, osserva il "Financial Times", nella rubrica di analisi "Lex", la scorsa settimana ha lanciato nella stessa giornata due politiche monetarie: prima, andando al di là delle aspettative, ha annunciato un pacchetto di stimolo comprendente un'espansione del programma di acquisto di titoli, una spinta al credito e ulteriori tagli ai tassi di interesse; poi ha minimizzato la prospettiva di altri interventi al ribasso sui tassi. Quali lezioni se ne possono trarre? La prima riguarda il potere delle parole; la seconda l'avversione delle banche ai tassi negativi.
Caso Regeni, il procuratore italiano Pignatone in Egitto per seguire le indagini
Washington, 15 mar - (Agenzia Nova) - Il procuratore italiano Giuseppe Pignatone è arrivato in Egitto ieri, su invito del governo del Cairo, per seguire da vicino le indagini relative alla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, torturato e ucciso in Egitto lo scorso gennaio. L'invito è giunto dopo che le autorità italiane hanno denunciato una cooperazione soltanto parziale da parte dell'Egitto, e dopo che il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che denuncia l'aumento delle sparizioni e dei casi di tortura in quel paese. Da Bruxelles, il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha definito la visita di Pignatone "un'occasione molto importante per dare alla collaborazione sull'omicidio barbaro e tragico del nostro ricercatore" e per operare "un salto di qualità" nella cooperazione tra i due paesi per far luce sulla vicenda.
L'anniversario dell'elezione di Papa Francesco rovinata dal "Vatileaks 2"
Parigi, 15 mar - (Agenzia Nova) - Il "Pontefice della comunicazione" avrebbe fatto volentieri a meno di un processo che rischia di macchiare la sua immagine: per uno scherzo del calendario, le udienze del processo "Vatileaks 2" sono entrate nel vivo dello scandalo proprio ieri, all'indomani del terzo anniversario dell'elezione di Papa Francesco. Un processo che appunto potrebbe diventare il primo passo falso nella sua strategia di comunicazione: perché disprezzala libertà di stampa garantita in Italia con l'incriminazione di due giornalisti, contrasta con l'immagine di un Papa difensore della trasparenza e dell'apertura e lo mostra vittima di resistenze interne al Vaticano. Ce n'è abbastanza per dare al Pontefice voglia di chiuderlo al più presto, scrive sul quotidiano francese "Les Echos" il corrispondente da Roma Olivier Tosseri.
Panorama internazionale
La cancelliera tedesca Angela Merkel (foto LaPresse)
I ministri degli Esteri europei litigano sulle sanzioni alla Russia
New York, 15 mar - (Agenzia Nova) - I ministri degli Esteri europei si sono incontrati ieri a Bruxelles per discutere le relazioni dell'Unione con la Russia, come non accadeva da quasi un anno. L'evento era stato salutato come l'anticamera di un possibile ripensamento della politica sanzionatoria opposta da Bruxelles a Mosca dopo la crisi ucraina. Di fatto, però, il consiglio dei ministri di ieri non ha fatto altro che confermare lo status quo, pur ribadendo le già note le divisioni tra i paesi europei. Alcuni paesi, tra cui l'Ungheria, vorrebbero la fine delle sanzioni; altri, come Italia e Grecia, chiedono un sostanziale riavvicinamento a Mosca, importante partner commerciale. I ministri europei hanno discusso cinque principi guida delle relazioni con la Russia. Anzitutto, che la politica dell'Ue nei confronti della Russia, comprese le sanzioni, dovrebbe essere legata all'implementazione degli accordi di Minsk sulla tregua in Ucraina; che l'Ue dovrebbe rafforzare i legami con le ex Repubbliche sovietiche; che l'Unione dovrebbe rafforzare la propria resistenza su fronti cruciali come la sicurezza energetica; che l'Ue dovrebbe comunque dialogare con la Russia su specifiche questioni di politica estera e su temi come il mutamento climatico. E infine, che l'Unione europea dovrebbe rafforzare i rapporti interpersonali e “sostenere la società civile russa”.
Germania: cinque lezioni da trarre dalle elezioni regionali
Berlino, 15 mar - (Agenzia Nova) - Le tre elezioni regionali di questo fine settimana in Germania hanno confutato molte certezze della politica tedesca: i successi del partito euroscettico e populista AfD ma anche l’inaspettata vittoria di due governatori uscenti, hanno messo fuori gioco le leggi dettate dalla politica di partito. Il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung” elenca cinque possibili mutamenti che le elezioni del 13 marzo potrebbero imporre alla politica tedesca. Le personalità forti sono più decisive dell’attaccamento ai partiti; prendere le distanze dalla linea del governo e della Cancelliera non paga; la questione migratoria è un'arma efficace contro l’astensionismo; le coalizioni formate da tre partiti non sono più così bizzarre; un partito populista di destra può avere successo anche senza un leader carismatico.
Regno Unito: i sostenitori della Brexit più motivati per la vittoria
Londra, 15 mar - (Agenzia Nova) - In primo piano sul quotidiano britannico "The Telegraph" un nuovo sondaggio sul referendum di giugno sull'appartenenza del Regno Unito all'Unione Europea, commentato dallo stratega elettorale Lynton Crosby. Secondo i rilevamenti di Orb gli schieramenti sono testa a testa: quello anti-Ue al 49 per cento; quello pro-Ue al 47. Tuttavia, i sostenitori della Brexit sono più motivati e, tenendo conto della probabilità di esprimere effettivamente il voto, il loro vantaggio sale al 52 per cento, contro il 45 degli europeisti. Un reportage di "The Guardian" mette a confronto Romford e Aberystwyth, ai poli opposti nel dibattito referendario: sono rispettivamente le città più euroscettica e quella più europeista del paese. Un altro sondaggio, in evidenza sulla stampa nazionale, effettuato all'interno della Cbi, la confederazione degli industriali, rivela che la maggioranza dei membri è favorevole alla permanenza nell'Unione: il "sì" prevale con l'ottanta per cento dei consensi, contro il cinque per cento del "no". Sull'ipotesi Brexit si è espressa anche l'Association of British Travel Agents (Abta), l'associazione degli agenti di viaggio, valutando nel dettaglio le possibili conseguenze economiche e concludendo che i costi delle vacanze aumenterebbero per i turisti britannici. Ancora sotto i riflettori il segretario alla Giustizia, Michael Gove; secondo il Labour dovrebbe dimettersi se fosse lui la fonte dello scoop del tabloid "The Sun" sul presunto euroscetticismo della regina Elisabetta.
Presidenziali Usa, Donald Trump punta a mettere fuori gioco i suoi avversari
New York, 15 mar - (Agenzia Nova) - Le primarie repubblicane di oggi in Florida e Ohio potrebbero consentire a Trump di liberarsi di almeno due dei suoi tre avversari nella corsa alla nomina presidenziale del partito. Il magnate delle costruzioni ha fatto tappa in Ohio, dove una sua vittoria significherebbe il ritiro dalla contesa di John Kasich, governatore di quello Stato. In Florida, Stato natale dell'indebolito candidato dell'establishment repubblicana, Marco Rubio, Trump ha invece incassato il sostegno del procuratore generale Pam Bondi. Coi sondaggi che danno Rubio in caduta libera nel suo stesso Stato, l'unico in grado di garantire la sopravvivenza della sua campagna, Trump ha deciso di premere l'acceleratore: la Florida assegna ben 165 delegati, un bottino che potrebbe dare all'outsider populista un vantaggio insormontabile verso l'obiettivo dei 1.237 necessari a ottenere la nomina, e misurarsi così col candidato del Partito democratico alle elezioni presidenziali di novembre. Ad oggi Trump ha conquistato 460 delegati, contro i 370 del senatore texano Ted Cruz, i 163 di Rubio e i 63 di Kasich. Anche sul fronte democratico, l'ex segretaria di Stato Hillary Clinton può contare su sondaggi favorevoli, e in caso di vittoria nei due Stati potrebbe lasciarsi definitivamente alle spalle lo sfidante socialista, il senatore del Vermont Bernie Sanders.
Medio Oriente: colloqui segreti tra israeliani e palestinesi per ripristino controllo Anp sulle città della Cisgiordania
Tel Aviv, 15 mar - (Agenzia Nova) - Il governo israeliano e l'Autorità nazionale palestinese (Anp) hanno comunicato di aver avviato negoziati segreti il mese scorso per un graduale ripristino del controllo delle Forze di sicurezza palestinesi su alcune città della Cisgiordania: lo hanno riferito alti funzionari israeliani citati dal quotidiano “Haaretz”. Durante i colloqui, Israele avrebbe proposto il ritiro delle Forze di difesa israeliane da Ramallah e Gerico. Qualora l’accordo andasse a buon fine, verrebbe esteso ad altre città della zona. Stando alle fonti citate da “Haaretz”, i colloqui sono attualmente sospesi, ma potrebbero riprendere. L’area A, da dove le Forze di Difesa israeliane si dovrebbero gradualmente ritirare, comprende le città palestinesi più grandi e i villaggi circostanti, che rappresentano circa un quinto del territorio della Cisgiordania. Secondo gli accordi di Oslo, il controllo civile e della sicurezza di queste aree dovrebbe essere nelle mani dell’Autorità nazionale palestinese.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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