Strage in Giappone: un uomo armato di coltello uccide 19 persone in un centro per disabili

Francesca Parodi

Intorno alle 2:30 di notte, in un centro per disabili a Sagamihara, non lontano da Tokyo, un uomo armato di coltello ha ucciso 19 persone e ne ha ferite una ventina. Aveva atteso la notte quando c'è meno personale ed è entrato dopo aver rotto il vetro di una finestra. Compiuta la strage, il colpevole si è poi consegnato alla polizia. Si chiama Satoshi Uematsu, ha 26 anni e fino allo scorso febbraio aveva lavorato nella stuttura. La polizia di Sagamihara ha rivelato che il giovane aveva scritto a mano una lettera, con l'intenzione di consegnarla alla residenza ufficiale del presidente della Camera, nella quale sosteneva di voler uccidere i disabili di quel centro: "Sogno un mondo in cui i disabili possano morire in pace. Porterò a termine un piano, senza colpire lo staff, e mi consegnerò dopo aver ucciso i disabili". In seguito era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio, dove era anche risultato positivo al test per la marijuana, ma era poi stato dimesso. Si tratta del più grave omicidio di massa degli ultimi anni in Giappone, dove le leggi sul controllo delle armi sono molto rigide.

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