Proteste turche

    Dopo una notte e una mattinata di nuove violenze a Istanbul, il premier ha denunciato che la rivolta partita come una protesta per salvare il parco Gezi della città "fa parte di eventi organizzati con affiliazioni sia in Turchia che all'estero". "Siate calmi e rilassati, supereremo tutto questo", ha assicurato il premier. Da Erdogan sembra marcare una distanza il presidente, Abdullah Gul, che oltre a invitare alla calma i manifestanti ha in qualche modo legittimato la loro protesta affermando che  il messaggio è arrivato. "Democrazia non significa soltanto elezioni", ha dichiarato Gul, "i messaggi che sono stati mandati con buone intenzioni sono stati ricevuti". Nella notte si sono ripetuti scontri tra manifestanti e polizia in almeno tre città: a Smirne, nell'ovest del Paese, bottiglie molotov sono state lanciate contro una sede del partito Ak al potere, e la tv ha mostrato le immagini di una parte dell'edificio in fiamme. A Istanbul i manifestanti hanno eretto barricate mentre le strade intorno all'ufficio di Erdogan sono blindate dalla polizia. Ad Ankara la polizia è intervenuta in un centro commerciale dove si erano rifugiati diversi manifestanti, arrestando diverse persone. Intanto l'instabilità ha fatto perdere alla Borsa turca quasi il 7 per cento e la lira turca è scesa ai minimi degli ultimi 16 mesi.